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Cronaca

Vendita di Palazzo Bratti, il conte fu raggirato. Vince l'attore Orso Maria Guerrini

Dopo 15 anni di processi, arrivati fino alla Cassazione, si è conclusa la vicenda giudiziaria che ha riguardato Palazzo Bratti

Dopo 15 anni di processi, arrivati fino alla Cassazione, si è conclusa la vicenda giudiziaria, almeno quella penale, che ha riguardato Palazzo Bratti, edificio nobiliare del centro di Cesena. Ad animare la vicenda giudiziaria, fin dall'inizio con una denuncia per circonvenzione di incapace, è stato il noto attore Orso Maria Guerrini, il volto notissimo, coi suoi baffoni, degli spot di una marca molto popolare di birra. Palazzo Bratti, infatti, era la dimora dello zio.

Alla morte del conte Francesco Leone Guerrini Bratti nel 2002 emerse che il palazzo era stato venuto alcuni anni prima per circa 1,4 miliardi di vecchie lire. Una cifra ritenuta dall'attore e dagli altri eredi non congrua, dal momento che il valore di mercato sarebbe stato almeno tre volte tanto. Venne quindi ipotizzata una circonvenzione dell'anziano ultranovantenne da parte di chi aveva in gestione il bene, il figlio della governante del conte, e dei due acquirenti dell'edificio. Le condanne definitive vanno dai 2 anni e 9 mesi per il gestore a un anno e 4 mesi per i compratori. Il processo è rimbalzato da Forlì ad Ancona, passando per tutti i gradi di giudizio. 

Ora l'immobile dovrà essere restituito, mentre è stata decisa una provvisionale immediata di 150.000 euro, in attesa che un processo civile stabilisca l'esatto importo del risarcimento. Riportano la notizia i giornali in edicola questa mattina.

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