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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Caso ValoreCittà, la Lega: "Rifilate alla società due aree non più edificabili"

ValoreCittà nella bufera. Per le dimissioni improvvise di quattro dei cinque componenti del CdA e la frettolosa nomina di un nuovo amministratore unico, ma anche sul fronte delle aree in vendita.

ValoreCittà nella bufera. Per le dimissioni improvvise di quattro dei cinque componenti del CdA e la frettolosa nomina di un nuovo amministratore unico, ma anche sul fronte delle aree in vendita. Ad aprire questo fronte è la Lega Nord di Cesena.

Spiega la consigliera Antonella Celletti: “Per quanto riguarda il CdA, il vicesindaco Battistini non ha voluto chiarire, in Consiglio comunale, quali siano stati i motivi così pressanti per cui la Giunta non ha accolto la richiesta della società, per altro prevista, di proroga del pagamento di un milione di euro e di manleva in favore degli amministratori. Battistini si è quindi limitato a leggere la lettera inviata in precedenza a capigruppo e stampa, firmata molto inusualmente solo da lui e non dal sindaco Lucchi. Dunque, la parola d’ordine della Giunta è: conti in ordine, tutto nella norma. Evidentemente non è così: qualche criticità deve pur esistere se il CdA si è visto costretto ad assumere una decisione così dirompente”.

Poi c'è la questione delle aree in vendita: “Sembra che la confusione regni sovrana a Palazzo Albornoz, se è vero, come sembra, che a ValoreCittà sarebbero state conferite per la cartolarizzazione alcune porzioni di aree edificabili, che saranno invece stralciate in toto dalla Variante di Salvaguardia di prossima approvazione, annullandone di fatto i diritti edificatori.

Dunque, il Sindaco con una mano cede a ValoreCittà questi beni per fare cassa (da notare l’alto valore al metro quadro assegnato a base d’asta) e con l’altra mano manda in fumo la capacità edificatoria delle stesse aree, creando di fatto un danno alla propria partecipata e di conseguenza all’intera comunità. Pressapochismo o un trabocchetto confezionato su misura al primo cittadino?”

“Ma ciò che più interessa è quale comportamento terrà la Giunta di fronte ai proprietari delle aree di trasformazione in oggetto, di cui il Comune detiene una percentuale minoritaria, di fronte alla decisione unilaterale del Sindaco di azzerarne le capacità edificatorie. E c’è da chiedersi anche quale situazione si sarebbe configurata se un nostro concittadino avesse acquisito la capacità edificatoria in questione, per apprendere in seguito (dalla stampa!!!) che l’investimento è destinato ad andare in fumo. Insomma, una mirabile opera di cartolarizzazione e di scarsa trasparenza!”

“C’è veramente da dare ragione a chi sostiene che la manovra della Variante di Salvaguarda non serve che a fare l’interesse dei pochi che detengono le autorizzazioni per le aree che saranno effettivamente realizzate e che, con ogni probabilità, ne vedranno aumentato il loro valore.

Le due aree interessate dalla “Variante di Salvaguardia”, delle quali il Comune è comproprietario, e che sono state cedute a ValoreCittà per la vendita sono, almeno fino a prova contraria, sono un'area presso la rotonda di Case Finali e un'altra nel comparto Pievesestina-casello”.

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