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Cronaca

Unione dei Comuni fa sinergie e ottiene 505mila euro dalla Regione

Ammonta a oltre 500mila euro il finanziamento 2015 assegnato dalla Regione all’Unione Valle Savio nell’ambito del Piano di Riordino Territoriale. A darne notizia sono i sei Sindaci dei sei Comuni

Ammonta a oltre 500mila euro il finanziamento 2015 assegnato dalla Regione all’Unione Valle Savio nell’ambito del Piano di Riordino Territoriale. A darne notizia sono i sei Sindaci dei Comuni di Cesena, Bagno di Romagna, Mercato Saraceno, Montiano, Sarsina Verghereto, con una lettera inviata a tutti i Consiglieri comunali.

Nella loro comunicazione i Sindaci sottolineano il sostanzioso aumento di contributi rispetto allo scorso anno - circa 150mila euro in più rispetto a 349.801 euro del 2014 -; un incremento che viene a premiare il concreto impegno dei sei Comuni per dar vita a un reale gestione associata dei servizi, in modo da renderli più efficaci ed efficienti nei confronti dei cittadini.

In una missiva firmata dai 6 sindaci viene spiegato che “tali finanziamenti consistono di una quota regionale e di una quota statale, affidata alle Regioni per la ripartizione effettiva fra le Unioni, e sono suddivisi in diverse voci legate alla popolazione, al numero dei Comuni che formano le Unioni, all’effettività delle attività delle Unioni e della gestione associata di servizi, alla preesistenza di comunità montane. Questo aumento di finanziamenti in arrivo da Stato e Regione – frutto evidente di un giudizio positivo su come l’Unione dei Comuni “Valle del Savio” abbia concretamente avviato la propria operatività con una gestione associata di servizi tangibile ed efficiente – confermano come la direzione di associare i servizi nello strumento dell’Unione dei Comuni sia giusta, così come opportuna fu la scelta dei Comuni di Bagno di Romagna, Cesena, Mercato Saraceno, Montiano, Sarsina e Verghereto di avviare il percorso di creazione della nostra Unione”.

“Tutti sappiamo bene come il contesto istituzionale sia in profondo mutamento: la Riforma Delrio e la Legge Regionale di riordino istituzionale rappresentano il contesto entro cui gli enti locali devono ripensare la propria organizzazione e la modalità di erogazione dei servizi a cittadini ed imprese. In Romagna, il profilo del futuro assetto appare delineato: l’Area Vasta sarà il luogo dell’elaborazione politica e della pianificazione strategica, in un contesto di sempre maggiore interazione (e quindi di collaborazione) fra i territori; le Unioni dei Comuni il luogo dell’erogazione dei servizi per i cittadini, sviluppando modelli organizzativi capaci di creare efficienze e razionalizzazione delle risorse economiche ed umane a disposizione”.
 

“Naturalmente, tutti i processi di aggregazione comportano delle difficoltà di avviamento da cui nemmeno la nostra Unione è stata immune; hanno però prevalso – e continuano a prevalere – le spinte verso la creazione di un modello che ognuno di noi percepisce come necessario, e per il quale ogni consigliere dell’Unione ed ogni membro della Giunta hanno lavorato e lavorano giornalmente.

Risulta quindi importante il sostegno assicurato da Stato e Regione: i percorsi di efficientamento richiedono investimenti iniziali che in questo modo vengono garantiti, determinando le condizioni affinché i modelli organizzativi che siamo stati in grado di costruire assieme in questi mesi, diano i risultati che tutti noi ci siamo prefissati in termini di miglioramento dei servizi per i cittadini”.

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