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Cronaca

Un "favoloso mondo di Amelie" nel cuore di Cesena, dove non esiste omologazione

"L'ho chiamata così proprio per la protagonista del film di Jean Pierre Jeunet - spiega Cristina Zanotto, la titolare - anche se non le assomiglio molto fisicamente mi sento come lei"

Quando si supera la porta di via Cesare Battisti a Cesena sembra di entrare nel "favoloso mondo di Amelie". Pizzi, strass, passamaneria di tutti i colori che sembrano usciti dalla soffitta segreta della nonna; frange, piume di struzzo, broccato prezioso, bottoni d'oro e d'argento. Eppoi quel lampadario a gocce decorato con diamanti e velluti che sta proprio al centro del negozio: una sciccheria dal sapore vintage che, dal centro storico di Cesena, ci proietta direttamente nelle calde atmosfere parigine. 

Non a caso si chiama "Merceria Amelie". "L'ho chiamata così proprio per la protagonista del film di Jean Pierre Jeunet - spiega Cristina Zanotto, la titolare - anche se non le assomiglio molto fisicamente mi sento come lei. Vivo nel mio mondo fatto di colori, pizzi, creatività, oggetti che si trasformano in piccole opere d'arte. La bellezza mi incanta, come la fantasia e l'originalità".

E pensare che Cristina ha studiato per diventare segretaria d'azienda. Poi, per fortuna, la sua passione di stare in mezzo ad abiti, oggetti, pizzi e merletti, ha vinto su tutto. All'età di vent'anni ha iniziato a lavorare come commessa in una merceria di via Zeffirino Re, poi da un grossista e qualche anno fa ha deciso di realizzare il suo sogno aprendo un negozio esattamente come lo vedeva lei nella sua testa. I clienti vengono da lei a farsi realizzare gli oggetti più strani.

C'è chi da una O'bag col pelo ha ricavato, grazie al suo intervento, una stilosissima borsa per cani, adattandola alle esigenze e alle misure di un chiwawa nano. Chi, invece, ha rispolverato una vecchia lampada nella cantina da anni e affidandola all'estro di Cristina, unito a velluto e paillettes, ne ha fatto un oggetto da esposizione. E così con le scarpe, le felpe acquistate a pochi euro al mercato e fatte diventare uniche con un tocco da maestro, le borse. Non c'è freno alla fantasia di Cristina. "Mi piace valorizzare gli oggetti. Li guardo, ne studio l'anima - spiega - e poi li abbellisco facendo venir fuori il meglio di loro stessi". Un'arte, non c'è che dire, che di questi tempi, dove vige l'omologazione e il risparmio, può fare molto comodo.  


 

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