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Cronaca

Un enigma che dura da 600 anni: suspense sulla verità delle ossa di Malatesta Novello

Nel seicentesimo anniversario della nascita di Malatesta Novello, finalmente si saprà la verità sulle spoglie che dall’inizio dell’Ottocento erano conservate nell’Aula del Nuti

Finalmente arriverà “la verità” sulle presunte spoglie di Malatesta Novello. Nel seicentesimo anniversario della nascita di Malatesta Novello, finalmente si saprà la verità sulle spoglie che, dall’inizio dell’Ottocento fino al febbraio scorso, erano conservate nell’Aula del Nuti. Dopo otto mesi, le indagini su quelli che la tradizione indicava come i resti mortali del fondatore della Biblioteca sono ormai concluse, e sabato, il dottor Francesco Maria Galassi - che ha condotto la ricognizione antropologica e paleo-patologica alla guida di un team della Flinders University e arricchito da numerosi esperti locali - ne illustrerà i risultati nel corso di una conferenza che si terrà alle ore 11, nell’Aula Magna della Biblioteca Malatestiana.

In particolare, durante l’incontro saranno resi noti gli esiti degli esami condotti tramite C14 sui campioni delle ossa per stabilirne l’epoca di appartenenza. Arriva così al traguardo il complesso progetto archeologico-antropologico promosso dalla Biblioteca Malatestiana, su interessamento del Comitato Scientifico, in collaborazione con il dottor Galassi, e con la supervisione della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini. 

Come si ricorderà, tutto era cominciato nei giorni fra l’8 e il 10 febbraio, quando fu avviato il recupero dell’urna funeraria murata nella parete di fondo della Biblioteca. Dopo una serie di indagini propedeutiche allo studio attraverso l’utilizzo della termografia, degli ultrasuoni e della fibra ottica, si è proceduto a togliere la lapide e riportare alla luce l’urna. Al suo interno sono state ritrovate alcune ossa umane -fra cui quelle che compongono gli arti inferiori e una porzione di cranio -, ed è proprio da queste che sono stati estratti alcuni micro-frammenti per eseguire le successive indagini di laboratorio. Ma la teca conteneva anche altri materiali, fra cui due suole di calzature (che sono state riconosciute fin da subito come manufatti risalenti all’epoca di Malatesta Novello) e due rotoli di pergamena chiusi in cilindri di piombo. Questi materiali nei mesi scorsi sono stati restaurati e sabato mattina saranno esposti in una bacheca in Aula Magna. 

“Aspettiamo con emozione e impazienza – sottolineano il Sindaco Paolo Lucchi e l’Assessore alla Cultura Christian Castorri - di conoscere le conclusioni a cui sono approdati gli studi condotti dal dottor Galassi e dalla sua équipe. E indipendentemente dal fatto che arrivi o meno la conferma che i resti conservati in Malatestiana possano essere di Malatesta Novello, siamo convinti che questa indagine, svolta con estrema serietà e rigore scientifico, aggiunga un importante capitolo nella secolare storia della nostra Biblioteca”. 

“Cesena è una città a cui sono molto legato da un punto di vista culturale. Da Romagnolo, per me è stato un grande onore essere chiamato a coordinare un progetto di tale portata storica. Lo studio ha dato risultati veramente sorprendenti. Sabato sarà una occasione per sottolineare il ruolo di primo piano della Romagna negli studi paleopatologici” – dichiara Galassi, studioso di fama internazionale che solo pochi giorni fa ha pubblicato un nuovo importante lavoro scientifico scoprendo il caso più antico di osteoma del seno frontale, tumore benigno, in una mummia proveniente dall’Antico Egitto”.

Francesco Maria Galassi (MD), Adjunct Senior Research Associate presso la Flinders University (Australia), Visiting Academic presso l’Università di Firenze, medico e paleopatologo, si occupa della storia delle malattie nel passato e della loro evoluzione. Tra le sue scoperte principali il primo caso di ictus documentato in paleopatologia in una mummia naturale della metà del ‘700 e il caso più antico di gigantismo nella storia. E’ noto anche per il suo studio di cold cases del passato, tra cui spicca il riesame della malattia di Giulio Cesare con cui ha smentito la tesi epilettica ed è regolarmente invitato a tenere conferenze e seminari nei più prestigiosi atenei del mondo. Nel 2017 la rivista americana Forbes lo ha incluso nella lista dei 30 scienziati under 30 più influenti in Europa. E’ autore di libri divulgativi tra cui “Un Mondo senza vaccini? La vera storia” (C1V Edizioni), collabora con Lettura-Corriere della Sera e ha partecipato a trasmissioni televisive di grande successo quali Superquark.

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