Un dono speciale per la chiesa di Villachiaviche: una croce con i simboli della passione

Un nuovo dono per la chiesa di Villachiaviche. Il parrocchiano Silvano Zani , appassionato del lavoro del legno, ha costruito, su richiesta del parroco don Daniele, una croce con i simboli della passione. “L’ho voluta – spiega don Daniele – per colpire visivamente i bambini, e non solo, della parrocchia. Non è una mia invenzione; erano usate nei secoli scorsi e ora sono andate in disuso. Ma credo possano ancora, questi simboli, essere un piccolo “catechismo” per i fedeli; almeno rimandino alla mente i versetti del Vangelo della passione che ogni anno, per due volte, ascoltiamo nella liturgia".

"Tra questi, sono stati applicati sulla croce la canna posta nelle mani di Gesù come scettro durante l'episodio della sua derisione da parte dei soldati con la spugna con cui venne abbeverato - prosegue -; il titulus crucis, apposto sulla croce, i dadi con i quali i soldati si giocarono a sorte la tunica di Cristo, il gallo che cantò quando san Pietro rinnegò per la terza volta Gesù. E poi la canna usata per porgere la sacra spugna imbevuta d'aceto a Gesù, la scala usata per la deposizione di Gesù dalla croce, il martello usato per conficcare i chiodi nelle mani e nei piedi di Gesù. Ma anche la tenaglia usata per rimuovere i chiodi; la brocca che è stata usata da Ponzio Pilato per il lavaggio delle sue mani; la corona di spine per il re dei giudei; le fruste per colpire Gesù, la lancia del centurione che trafisse il corpo di Gesù; e i chiodi (tre) utilizzati per la crocifissione".

"Queste croci qui da noi ancora qua o là si vedono, anche se raramente, essendo una tradizione più del centro o Sud Italia - conclude don Daniele -. Ho il ricordo, continua il parroco, che da bambino vedevo una croce simile presso la sacrestia del Santuario di Romagnano (menzionata in un inventario del 1925 ma precedente) presso Sarsina dove di frequente andavo; di lì l’idea di ricrearla ora nella mia chiesa”.