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Cronaca

Un altro step verso la Velostazione, parte l'analisi per riqualificare l'area attigua alla stazione

Il Comune affida il servizio di progettazione del modello di gestione alla Ditta Dynamo

Un’officina destinata al parcheggio, alle attività di riparazione e noleggio biciclette con annesso centro educativo giovanile con finalità culturali, formative e ricreative. Il progetto della nuova velostazione di Cesena, messo a punto dall’Amministrazione comunale al fine di riqualificare l'area attigua alla stazione ferroviaria, approda a un nuovo e decisivo step: l'affidamento del servizio di progettazione del modello di gestione della struttura alla ditta Dynamo di Bologna che dovrà identificare le funzioni della velostazione avviando un percorso di condivisione con gli stakeholder del territorio. La velostazione sorgerà al posto del magazzino merci di proprietà della Rete Ferroviaria Italiana in disuso, per favorire la diffusione della mobilità leggera e per rispondere, tra l’altro, ai bisogni emersi nel corso degli incontri partecipati del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, in corso di elaborazione, avviati lo scorso ottobre e inerenti alla mobilità per la circolazione, la sosta, il trasporto pubblico, alla moderazione del traffico e alla sicurezza stradale.

“Con questo affidamento – commenta l’Assessora alla Mobilità Sostenibile e alla Viabilità Francesca Lucchi – diamo avvio ufficialmente a uno degli interventi più importanti legati alla mobilità leggera a Cesena, insieme alla bicipolitana, che guarda principalmente agli spostamenti veloci in città e alla sicurezza di pedoni e ciclisti. La sostenibilità, l’innovazione e lo sviluppo della mobilità urbana richiedono infatti interventi in favore della mobilità pedonale e ciclabile, oltre alla realizzazione di ulteriori interventi legati alla sicurezza stradale. Sulla base di quanto emerso nel corso di questi mesi di confronto con la città, nell’ambito dei lavori in vista dell’elaborazione del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, è necessario fornire a pedoni e ciclisti, che già costituiscono una quota significativa degli spostamenti sistematici, tutti gli strumenti e le strutture per uno sviluppo concreto della mobilità green. In questo contesto si inserisce la realizzazione di questo primo modello di struttura a servizio delle due ruote che sarà dotata di strutture dedicate al parcheggio custodito delle biciclette, localizzata in posizione strategica, in prossimità di uno snodo intermodale o un attrattore di traffico, come ad esempio il Campus universitario, la stessa stazione ferroviaria, il centro urbano, dove si registra una buona percentuale di spostamenti”.

Tuttavia, la velostazione non sarà solo un luogo dedicato ai servizi per i ciclisti “urbani”, ma anche uno spazio d’incontro, di partecipazione, dove programmare progetti da poter sviluppare con l’obiettivo di creare maggiore consapevolezza tra i cittadini e coinvolgimento con le scuole sulle tematiche di sostenibilità: integrazione sociale, di lotta al degrado, recupero di bici abbandonate in rastrelliere pubbliche e recupero e riutilizzo e scambio pezzi usati. Proprio in questi mesi è in corso la trattativa per l’acquisizione dell’area tra il Comune di Cesena e RFI.

La Ditta Dynamo dunque nei prossimi tre mesi procederà all’analisi di tutti i dati a disposizione dell’Amministrazione, in particolare quelli rilevati dall’indagine conoscitiva del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, compresi delle indagini qualitative sulla percezione dei cittadini. Inoltre, tra le operazioni affidati alla Cooperativa bolognese troviamo: l’inquadramento degli obiettivi specifici della Velostazione in termini di utilizzo e impatto secondo quanto stabilito nel PUMS; l’analisi sul campo e una relativa valutazione dei possibili spazi atti ad ospitare la struttura; analisi comportamentale degli utenti nell’area, rilevando abitudini di mobilità, di consumo, e rapporti degli utenti con le attività e gli spazi circostanti; realizzazione di incontri con i portatori di interesse (Associazioni di promozione sociale, culturali, studentesche, associazioni di categoria e ordini professionali, artigiani e imprenditori del settore presenti sul territorio, professionisti, Mobility manager aziendali o scolastici attivi sul territorio, tutta la cittadinanza interessata.

A questa prima fase di analisi  fasi di studio seguirà l’elaborazione di una relazione contenente tutti i dati di analisi corredata di uno schema di funzionamento di velostazione da attivare sul luogo a scopo di sperimentazione per un breve periodo (12 mesi), per verificarne criticità e potenzialità da sviluppare, individuare gli strumenti amministrativi adeguati e predisporre dunque tutti gli elementi che saranno oggetto della sperimentazione, fase necessaria e preliminare in cui verificare le ipotesi in campo e mettere quindi a punto un modello utile a una gestione di medio-lungo periodo. Inoltre, sono già previste a bilancio 2021 le risorse da destinare alla progettazione vera e propria della velostazione.

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