L'ultimo saluto ad un artista geniale: "Un ragazzo pieno di talenti, con un'anima delicata e fragile"

Chiesa gremita con tanta gente costretta a stare in piedi. La Chiesa dell'Osservanza a Cesena venerdì pomeriggio ha fatto fatica a contenere il dolore per l'ultimo saluto a Paolo Montevecchi, il poliedrico e tormentato artista cesenate morto all'età di 60 anni. Lascia le sorelle Francesca e Benedetta. Un genio capace di lasciare un capolavoro: “Ayrton”, la canzone dedicata al pilota brasiliano Ayrton Senna cantata da Lucio Dalla che, in origine, si intitolava “Il circo”.  Montevecchi è stato attore, regista e autore di opere teatrali e musicali. 

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Toccante il ricordo dell'amica Sandra Fantini che ha parlato di quel "ragazzo indiscutibilmente bello che stava bene solo dove c'era musica e teatro. Voleva fare quello per cui era nato, era sempre un po' più avanti", ha ricordato commossa l'amica. "Un ragazzo pieno di talenti, che non voleva trascurarne nemmeno uno, con una anima delicata e fragile, destinato a regalarci un capolavoro che l'avrebbe reso eterno".

"Un ragazzo che doveva vivere a lungo - il toccante intervento - invece spuntò una barba lunga e grigia, forse era la sua anima? Il ragazzo la mostrava sempre piu spesso quell'anima barbuta, disarmata e disarmante. Spero che il giorno sia arrivato e sia oggi, il giorno in cui non ti sentirai sbagliato".