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Cronaca Savignano sul Rubicone / Piazza Bartolomeo Borghesi

Ucciso dai rapinatori in fuga, Savignano si ferma per ricordare "il vigile buono": anche gli studenti alla cerimonia per Aurelio Zaghini

La cerimonia iniziata nella collegiata  di Santa Lucia con la Messa in suffragio celebrata da don Vittorio Mancini, è proseguita in piazza Borghesi con la posa della corona alla lapide posta sotto il loggiato del Comune in memoria di Aurelio Zaghini

Tante emozioni, partecipazione e raccoglimento hanno caratterizzato la commemorazione svoltasi stamane a Savignano sul Rubicone nel 35esimo anniversario del lontano 26 ottobre 1987 in cui perse la vita in servizio il “vigile buono” Aurelio Zaghini. Agente dell’allora Polizia Municipale, il savignanese si era posto all’inseguimento dei rapinatori che avevano appena messo a segno un colpo nella gioielleria del centro storico savignano, gesto che gli valse la medaglia d'oro al valor civile.

Quel fatto tragico, che resterà per sempre nella memoria della comunità, è stato al centro della commemorazione resa dagli attori Mirko Ciorciari e Matteo Carlomagno che su richiesta del responsabile del Servizio di polizia locale dell’Unione Rubicone e Mare Alessandro Scarpellini e sentendo la famiglia e il cronista Ermanno Pasolini, hanno ricostruito i fatti proponendo un’intensa interpretazione artistica e inedita della figura di Aurelio e una riflessione civica sul tema del servizio e della vocazione. “Questa storia – hanno interrogato gli autori Ciorciari e Carlomagno – riguarda anche me semplice sconosciuto? Cosa avrei fatto io al posto suo? Che parte ho nel fragile disegno del comune vivere civile?”.

La cerimonia iniziata nella collegiata  di Santa Lucia con la Messa in suffragio celebrata da don Vittorio Mancini, è proseguita in piazza Borghesi con la posa della corona alla lapide posta sotto il loggiato del Comune in memoria di Aurelio Zaghini e l’esecuzione del Silenzio a cura di Giuseppe Belemmi. Hanno partecipato autorità, civili e militari, le figlie di Aurelio Zaghini, Zaira, Patrizia e Sabrina e i nipoti e un nutrito gruppo di studenti della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado di Savignano sul Rubicone, accompagnati dalla dirigente scolastica Catia Valzania e dai loro insegnanti.

“Fare memoria è importante anche per chi non c’era – ha sottolineato il sindaco Filippo Giovannini rivolgendosi ai numerosi studenti presenti -. Ricordare è doloroso ma se siamo una comunità che condivide un momento anche tragico riusciamo a rinsaldarci e a ripartire”.

“Aurelio Zaghini ha fatto questo. Occorre compiere fino in fondo il proprio dovere qualunque sia il sacrificio da sopportare, costi quel che costi - ha detto il Procuratore della Repubblica Maria Teresa Cameli citando il giudice Giovanni Falcone - perché è in ciò che sta l’essenza della dignità umana. Ragazzi vi affido questa frase”.

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