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Cronaca San Mauro Pascoli

Tutto pronto a Villa Torlonia per il Processo al Partito Comunista, a 100 anni dalla fondazione

Alla sbarra nell’evento organizzato da Sammauroindustria questa volta ci sarà il Partito comunista Italiano, di cui quest’anno ricorrono i cent’anni della sua fondazione

Tutto pronto per il Processo del 10 agosto a San Mauro Pascoli a Villa Torlonia (inizio ore 21). Alla sbarra nell’evento organizzato da Sammauroindustria questa volta ci sarà il Partito comunista Italiano, di cui quest’anno ricorrono i cent’anni della sua fondazione.

A guidare l’accusa sarà un ex deputato nonché ex sindaco di Rimini, con un curriculum tutto di sinistra, Giuseppe Chicchi. In difesa del Pci sarà la politologa docente alla Columbia University Nadia Urbinati. Presidente del Tribunale Gianfranco Miro Gori, fondatore del Processo e direttore di Sammauroindustria. Lo scenario dell’evento è sempre la Torre di pascoliana memoria a San Mauro Pascoli, luogo dal forte carico simbolico: amministrata da Ruggero Pascoli, padre di Giovanni Pascoli, ucciso da ignoti proprio il 10 agosto del 1867.

Il verdetto del Processo viene emesso dal pubblico presente munito di paletta.

L’ingresso al Processo è libero, limitato a 430 persone munite di Green Pass, fino ad esaurimento posti. Non sono ammesse prenotazioni. Il Processo sarà trasmesso anche in diretta televisiva sul canale 86 Rete 8-Vga del digitale terrestre (Emilia Romagna, Marche) e sulla pagina Facebook di “Sammauroindustria”.

Chi sono i protagonisti del Processo

Giuseppe Chicchi. Residente a Rimini sin dall’infanzia, ha insegnato letteratura italiana e storia per dodici anni nelle scuole medie superiori. Nel 1980 è stato eletto in Consiglio Regionale. Dal 1981 al 1990 è stato Assessore della Regione Emilia Romagna: fino al 1987 all’Ambiente e Lavori pubblici, dall’87 al ‘90 al Turismo e Commercio. È stato Sindaco di Rimini dal giugno 1992 al 1999, realizzando il piano delle grandi infrastrutture. Dal 2002 al 2006 è stato Amministratore Delegato dell’Azienda di Promozione Turistica della Regione Emilia Romagna. Dal 2006 al 2008 è stato Deputato nella XV legislatura, durante il secondo Governo Prodi. Ha seguito come relatore il PdL sulla Riforma degli Ordini Professionale. Ha presentato progetti di legge in materia turistica e proposte relativi alla riforma del Titolo V della Costituzione. Dal 2005 al 2015, come docente a contratto, ha insegnato Economia del Turismo presso la Facoltà di Economia de “La Sapienza” di Roma, master e biennio di laurea specialistica. Dal 2009 al 2018 ha pubblicato, con Capitani editore e Il Girasole, quattro romanzi: La Formazione, Formiche, Due Padri, La Partecipanza.

Nadia Urbinati. Professore ordinario di teoria politica alla Columbia University di New York. Ha insegnato presso New York University, The New School for Social Research, University of Pennsylvania, San Universidade Estadual de Campinas (UNICAMP) in Brasile, Sciences Po (Parigi), Università Bocconi e Università San Raffaele. È visiting professor permanente alla Scuola Universitaria Superiore Sant’Anna di Pisa. Nel 2008 il Presidente della Repubblica le ha conferito l’onorificenza di Commendatore della Repubblica Italiana. I suoi interessi si concentrano sul pensiero politico moderno e contemporaneo, con particolare attenzione al liberalismo, la democratica, la teoria della rappresentanza politica e della sovranità, e più di recente il populismo. Tra le opere pubblicate in lingua inglese, tradotte in diverse lingue europee e asiatiche, si ricordano: Representative Democracy: Principles and Genealogy (Chicago 2006), Democracy Disfigured: Opinion, Truth and The People (Harvard 2014), The Tyranny of the Moderns (Yale 2015), and Me The People: How Populism Transforms Democracy (Harvard 2019). Il suo più recente libro italiano è I pochi contro i molti. Il conflitto politico nel XXI secolo (Laterza, 2020). Nel 2016 ha ricoperto l’incarico di Presidente di Libertà e Giustizia. Collabora al quotidiano “Domani”. Scrive per diversi quotidiani cartacei e online, italiani e stranieri.

Gianfranco Miro Gori. Detto Miro, in ricordo dello zio materno partigiano della 29ª Brigata Gap “Gastone Sozzi”, è nato e cresciuto a San Mauro Pascoli, comune di cui è stato sindaco. Ha scritto testi poetici, letterari e saggistici, ma soprattutto si è occupato di cinema, sia sul versante della critica e della storia del cinema, sia su quello dell'organizzazione della cultura cinematografica. Ha ideato e diretto la cineteca di Rimini, organizzato festival (Riminicinema e Anteprima per il cinema indipendente), manifestazioni culturali in Italia e all'estero (tra le altre “Rimini et le cinéma” al Centre Pompidou), collaborato a opere collettive, quotidiani e riviste, e scritto un certo numero di saggi tra cui, tra i primi in Italia, un gruppo dedicato ai rapporti cinema e storia. I suoi ultimi libri sono: Le radici di Fellini romagnolo del mondo (Il Ponte Vecchio, 2016), Il cinema nel fascismo (curatela con Carlo De Maria, Bradypus, 2017), Rimini nel cinema. Immagini e suoni di una storia ultracentenaria (Interno4, 2018), Cinema e Resistenza. Immagini della società italiana, autori e percorsi biografici dal fascismo alla Repubblica (curatela con Carlo De Maria), (Bradypus, 2019). Nel 2001 ha fondato il Processo del X agosto nella Torre.

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