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Cronaca

Tutti uniti per far diventare il liscio patrimonio dell'umanità attraverso l'Unesco

Il progetto, lanciato dal presidente dell'Apt Liviana Zanetti al Vox populi di Confcommercio cesenate sulla Notte del liscio, che si è svolta lo scorso weekend, ha trovato favorevoli e compatti i numerosi ospiti dell'incontro, a partire dalla Confcommercio

Tutti uniti per far diventare il liscio patrimonio dell'umanità attraverso l'Unesco. Il progetto, lanciato dal presidente dell'Apt Liviana Zanetti al Vox populi di Confcommercio cesenate sulla Notte del liscio, che si è svolta lo scorso weekend, ha trovato favorevoli e compatti i numerosi ospiti dell'incontro, a partire dalla Confcommercio, che nel 2016 è stata tra le principali sollecitatrici dell'evento promosso dalla Regione e anche quest'anno ha appoggiato l'iniziativa anche attraverso l'incontro finalizzato a far rete per affermare la Notte del liscio come grande eventi musicale, culturale  e turistico identitario, parte integrante del progetto sul Brand Romagna.

"La notte del liscio è un progetto identitario che unisce la Romagna e si riverbera a favore dello sviluppo turistico - ha rimarcato il presidente di Confcommercio Cesena, Corrado Augusto Patrignani -: per questo Confcommercio ne è stata promotrice per quel che riguarda l'idea fondativa e si complimenta con l'assessore al turismo, Andrea Corsini. Abbiamo tutto come Romagna per essere la terra della Dolce Vita, per dirlo con Fellini. Si sta recuperando il luogo della balera, dello stare insieme, del ballo romagnolo che è un ballo di coppia.  Un ballo che è come un abbraccio, c'è bisogno di tornare a vedersi e "toccarsi", a  invece che stare sui social network". "Esiste una cultura romagnola, dialettale e culinaria - ha messo in luce Miro Gori, scrittore, critico ed ex sindaco di San Mauro Pascoli -, ma va trasformata e rinnovata continuamente altrimenti diventa un feticcio, un totem, un fatto nostalgico. Ma la tradizione si tramanda se si guarda avanti e si rinnova. Dobbiamo come salire sulle spalle dei nostri antenati e guardare avanti. L'identità è un progetto, un'idea di futuro".

Quest'anno la seconda edizione della manifestazione ha registrato 40 appuntamenti su tutto il territorio romagnolo. "Il nostro liscio è come il raggae per la Giamaica - ha osservato Mirko Casadei -: il nostro compito è portarlo alle nuove generazioni: noi stiamo facendo da tempo anche educazione musicale nelle scuole elementari, dove andiamo con il clarinetto, strumento sconosciuto ai bambini". Ed ecco la proposta clou del presidente Apt Zanetti, un programma di lavoro più che una semplice suggestione : "Nella prossima edizione 2018 dobbiamo mirare a far sì che il liscio romagnolo diventi patrimonio immateriale dell'umanità e dell'Unesco. Dobbiamo continuare in questa unione di intenti per raggiungere questo scopo. L'iter è lungo, ma il traguardo è raggiungibile". Ivano Pollini di "Cesena Danze" ha sottolineato che che ci sono tante scuole di ballo piene di giovani e di entusiasmo. "Abbiamo presentato un progetto - ha detto Pollini - affinché il liscio sia riconosciuto come danza popolare folk doc" .

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