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Cronaca

Turismo, si cambia tutto: Cesena aderisce alla “Destinazione Turistica Romagna”

Sta per nascere l'Area Vasta del turismo romagnolo.In Consiglio comunale c'è a delibera che ne identifica il territorio

Sta per nascere l’Area Vasta del turismo romagnolo.In Consiglio comunale c'è a delibera che  ne identifica il territorio – comprendente le province di Rimini, Forlì-Cesena, Ravenna e Ferrara -, ed istituisce “Destinazione Turistica Romagna”, il nuovo ente strumentale che avrà il compito di  definire programmi e strategie per la promozione turistica dell’Area Vasta Romagna. “Si tratta di una piccola grande rivoluzione - spiegano il Sindaco Paolo Lucchi e l’Assessore al Turismo Christian Castorri –  perché introduce un  approccio innovativo: la promozione turistica, infatti, non si concentrerà più, come è avvenuto finora, sul concetto di ‘prodotto turistico’ (come mare, città d’arte, ecc.), ma si ispirerà ad un modello di più ampio respiro che, allargando  il concetto stesso di destinazione turistica, sappia valorizzare la ricchezza di eccellenze e la varietà di caratteristiche di un territorio. Questo, ovviamente, influirà in modo decisivo sulle strategie di marketing turistico, e siamo certi che il variegato mix che caratterizza la Romagna saprà conferire appeal alla nostra offerta turistica permettendole di aumentare la competitività e di conquistare nuovi mercati”.
 
Questo rappresenta una delle tappe finali nel percorso per l’istituzione dell’Area Vasta a finalità turistica della Romagna e per la creazione di  “Destinazione Turistica Romagna”,  partito con l’entrata in vigore, nella primavera 2016,  della nuova Legge Regionale sul turismo. E’ proprio la nuova normativa a indicare questa nuovo approccio con l’intento di rilanciare il settore turistico, che rappresenta uno dei principali assi dello sviluppo economico regionale. Da un punto di vista operativo, la promozione turistica dell’Area Vasta che abbraccia le quattro province di Rimini, Forlì-Cesena, Ravenna e Ferrara, sarà affidata a “Destinazione Turistica Romagna”. Fra i suoi compiti quello di predisporre un Programma annuale di attività turistica, che dovrà contenere le linee strategiche, il programma di promo-commercializzazione e il programma di promozione locale.


Potranno aderire a “Destinazione Turistica Romagna” Comuni o Unioni dei Comuni, ma anche  Camere di Commercio ed altre amministrazioni non territoriali. Fra i suoi organi l’assemblea, costituita dai rappresentanti delle Province, dei Comuni e Unioni e degli altri enti pubblici aderenti, e il Consiglio di Amministrazione, alla guida del quale ci sarà il Presidente eletto dall’assemblea. I criteri che determineranno il peso dei voti in assemblea sono:  numero di presenze turistiche (parametro prioritario con un valore del 40%) - numero di posti letto (parametro prioritario con un valore del 40%) - popolazione (con un valore del 10%) - estensione territoriale (con un valore del 10%).
 
Le risorse per sostenere l’attività di Destinazione Turistica Romagna saranno, da un lato, i finanziamenti destinati dalla Regione a questo ambito di intervento, le quote di adesione dei soci pubblici e quelle di partecipazione ai programmi di iniziativa promossi dall’ente. Ma si punta, al contempo, a intercettare fondi europei e a reperire somme attraverso l’attività di fundraising.

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