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Cronaca Cesenatico

326 giovani designer impegnati al concorso internazionale di Rilegno

E' bolognese (di San Giovanni in Persiceto) il vincitore della quarta edizione di Legnodingegno, concorso promosso da Rilegno con lo scopo di valorizzare e promuovere l'utilizzo di legno e sughero riciclato o recuperato, nel design e nell'arredo

Trecentoventisei giovani designer per un concorso internazionale gestito da Rilegno, il consorzio del sistema Conai (consorzio nazionale imballaggi) con sede operativa a Cesenatico che ogni anno si occupa di avviare a riciclo oltre il 60 % dei rifiuti legnosi sul territorio italiano. E’ bolognese (di San Giovanni in Persiceto) il vincitore della quarta edizione di Legnodingegno, concorso promosso da Rilegno con lo scopo di valorizzare e promuovere l’utilizzo di legno e sughero riciclato o recuperato, nel design e nell’arredo. Primo sui 326 progetti arrivati da tutto il mondo, il designer venticinquenne Mattia Talarico si è aggiudicato il podio e un cospicuo assegno da 10.000 euro, con il suo progetto Gemini, un originale ed elegante portabottiglie ricavato dalle doghe in legno di rovere francese delle barrique, le piccole botti in cui invecchiano i vini più pregiati.

A premiarlo, il 29 marzo alla Fondazione Catella di Milano davanti a una folta platea di giovani designer,  una giuria d’eccezione con in testa Livia Pomodoro, Presidente dell’Accademia di Brera  e del Milan Center for Food Law and Policy e altri nomi eccellenti come Alida Catella, fondatrice e AD di Coima Image, Luisa Collina, Preside della Scuola del Design del Politecnico di Milano - rappresentata dal prof. Mariano Chernicoff - Maurizio Riva, titolare e designer di Riva 1920, Antonio Romano, presidente di Inarea e Nicola Semeraro, presidente di Rilegno. Un riconoscimento di assoluto prestigio internazionale raddoppiato anche dal primo posto attribuito al designer bolognese dalla Giuria ‘Green’ del premio composta da studenti del Politecnico di Milano, dell’Accademia di Brera e del Polo Formativo di FederlegnoArredo chiamata a giudicare i progetti presentati dai giovani under 28. I criteri utilizzati dalle giurie per la scelta dei vincitori sono stati l’originalità del progetto, riproducibilità su scala industriale, compatibilità ambientale per caratteristiche e processi di lavorazione, fattibilità economica e tecnologica del progetto stesso.

Da sempre appassionato di design e materiali, discipline pratiche e processi industriali, e con diverse collaborazioni all’attivo, Talarico si sta diplomando all’Accademia delle Belle Arti di Bologna con una tesi sperimentale dedicata alla ‘stampa 3D delle emozioni’. Con la vittoria di Legnodingegno si è aggiudicato il primo premio da 10mila Euro, il riconoscimento della Giuria ‘Green’ e uno stage presso Riva1920, azienda di Cantù (Como) che dal 1920 costruisce mobili in legno massello. “Voglio utilizzare questo premio – ha raccontato Talarico - per acquistare supporti tecnici per il mio lavoro, oppure investirlo in un’esperienza all’estero per poi tornare, magari a Milano. Perché è in Italia che vedo il mio futuro ed è sul design italiano che chiedo a tutti di scommettere”.

La premiazione di Legnodingegno si è tenuta mercoledì scorso, alla Fondazione Riccardo Catella a Milano nel corso della serata evento “Rilegno tra sostenibilità e design” in cui il presidente di Rilegno, Nicola Semeraro, e il presidente di FederlegnoArredo, Emanuele Orsini, si sono confrontati sui temi connessi all’economia circolare e alla sostenibilità con Simona Bonafè della Commissione Envi al Parlamento Europeo, Roger De Menech della Commissione Ambiente alla Camera dei Deputati, Mariano Chernicoff, docente di wood design al Politecnico di Milano, coordinati da Elisabetta Soglio del Corriere della Sera. A fare da colonna sonora della serata la  Banda Rulli Frulli di Finale Emilia, composta da ragazzi di tutte le età che suonano strumenti realizzati da loro stessi con materiali di recupero, a testimonianza di un’Emilia Romagna attenta a creatività e sostenibilità. Al secondo posto del concorso Smart Pod, un caricatore per cellulari realizzato in materiale ligneo di scarto dal giovane architetto Alberto Maria Spingor. Sul podio anche la lampada-proiettore in sughero e legno WU-DI, presentata dallo studente ventiduenne bresciano Luca Gennari, e Henry una sobria parete attrezzata in legno a vista, pensata da Luca Zenorini di Laives (Bolzano), anche lui studente di 24 anni.

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