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Cronaca

'Tre Piazze', l'associazione: "Che fine ha fatto la fontana con le opere di Fioravanti?"

"Un impegno disatteso - il rammarico dell'associazione - che era stato pensato per migliorare e arricchire il progetto delle 'Tre piazze', nel centro storico di Cesena"

L'associazione Benigno Zaccagnini riaccende i riflettori sulla fontana arricchita da due opere bronzee di Ilario Fioravanti per il progetto delle ‘Tre piazze’.

"Un impegno disatteso - il rammarico dell'associazione - che era stato pensato per migliorare e arricchire il progetto delle “Tre piazze”, nel centro storico di Cesena. Nel gennaio 2017, rispondendo alla consultazione per coinvolgere i cittadini nel futuro assetto delle piazze Almerici, Bufalini e Fabbri, la nostra Associazione avanzò la proposta di arricchire la riqualificazione con la realizzazione di una fontana, nello spazio fra il Palazzo Almerici e il Palazzo del Ridotto, con due opere del concittadino e architetto Ilario Fioravanti. Proposta su cui l’Amministrazione comunale si espresse poi positivamente con una lettera datata 25 gennaio 2019, firmata dal sindaco Paolo Lucchi e dagli allora assessori Christian Castorri (Cultura) e Maura Miserocchi (Lavori pubblici). In essa si affermava “poiché Ilario Fioravanti rappresenta certamente uno degli uomini simbolo della nostra cultura cittadina, l’opera che proponete di collocare nell’ambito delle tre piazze, ci pare rispondere perfettamente e virtuosamente a questo criterio di valorizzazione collettiva. Per questa vi confermiamo che, passando alla futura Amministrazione comunale le consegne della riqualificazione, indicheremo la vostra proposta come una volontà anche nostra, con l’obiettivo di prevedere la collocazione della fontana nell’ambito della riqualificazione i cui lavori sono ormai imminenti”.

"Dai rendering dell’intervento - spiega l'associazione - che dovrebbe andare in esecuzione nei primi mesi del 2021, sembra però che tale proposta non sia stata tenuta in alcun conto. Eppure la soluzione da noi progettata ha una ben diversa valenza artistica, urbanistica e ambientale e, oltre tutto, è molto più economica rispetto a una fontana a getto che, con una pluralità di elementi, necessita di scavi, tubature e pompe. Nella nostra proposta, invece, l’acqua appena mossa sgorga da un unico bocchettone centrale, quasi fosse una risorgiva. Non è difficile immaginare che un elemento di queste caratteristiche, con le due opere bronzee di Fioravanti, diventerebbe l’elemento focale della piazza, per tutti coloro che abitualmente la frequentano, in primis i bambini, e per i turisti".

"In questo diverso contesto ci sembra incongrua la prevista realizzazione di un elemento in vetro-cemento, posto perpendicolarmente rispetto al Palazzo del Ridotto e al palazzo della Biblioteca. Elemento che sembra fatto apposta per dividere e non unire lo spazio che si articola nelle tre piazze, attorno ai principali fulcri e alla quinta costituita da palazzo Almerici (che ricordiamo è una delle opere più significative del Fioravanti architetto) e, sull’altro lato, dai palazzi ottocenteschi".

"Non chiediamo certo di sospendere le procedure della gara europea già bandita - la conclusione dell'associazione - sapendo quanto esse siano complesse e quali disguidi e ritardi causerebbe. Ma l’Amministrazione esamini e approfondisca la possibilità di una variante migliorativa del progetto che, come dicevamo, consentirebbe anche una economia dei costi. In gioco non è solo il look delle “Tre piazze” che può anche cambiare, ma il volto e la destinazione della principale piazza “moderna” della città, passibile di ulteriori cambiamenti e valorizzazioni di ruoli, qualora si decidesse di porre mano al complesso delle aree e dei collegamenti attorno alla Malatestiana". 

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