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Cronaca

Trauma center, in arrivo i primi 5 super specializzandi: ma il master è pronto a ripartire

Il Bufalini è stato il primo ospedale in Italia a organizzare un master di II livello in Chirurgia e traumatologia acuta

Trauma center e gestione dei pazienti critici politraumatizzati: Cesena non ha nulla da invidiare ai medici americani che si vedono nei telefilm, ma soprattutto è stato il primo ospedale in Italia a organizzare un master di II livello in Chirurgia e traumatologia acuta. L'anno scorso è partita la prima edizione di "Acute Care Surgery and trauma" e tra breve usciranno i primi cinque super specializzandi, provenienti sia dal sud che dal nord Italia, pronti a riportare nei vari ospedali del Paese l'organizzazione e la gestione del paziente critico imparate in Romagna. 

E tra pochi giorni si riparte con la seconda edizione (l'inagurazione è prevista per giovedì 5 dicembre alle 15.30 nell'Aula Magna del Bufalini) e con altri 5 iscritti pronti a seguire didattica e tirocinio nelle sale del Trauma Center dell'ospedale di Cesena. 
"Siamo molto orgogliosi di essere stati i primi a intuire l'importanza di un master di altissimo livello in questo campo - ha spiegato Pierdomenico Lanzi, direttore della Formazione dell'Ausl Romagna - Quest'anno, dopo averci studiato da vicino, anche il Niguarda di Milano è partito con un corso simile, ma a noi spetta il merito di essere stati i primi ad aver avuto la felice intuizione e, soprattutto, la capacità di tradurre ciò che facciamo da anni, tutti i giorni in sala operatoria, in un corso ben strutturato". 

Il master è organizzato dall'Università di Bologna (Scuola di Medicina e Chirurgia, Dipartimento Scienze Mediche e Chirurgiche), in collaborazione con Ausl Romagna con il patrocinio di Wses (World Society of Emergency Surgery) e la gestione di Ser.In.Ar.
"E' il modello che noi mettiamo in atto al Trauma Center di Cesena a interessare molto ai medici degli altri ospedali - spiega il dottor Vanni Agnoletti, direttore UO Anestesia e Rianimazione - Lavoriamo sull'organizzazione interna, sulla gestione del tempo, delle sale operatorie, sulla collaborazione ormai rodata tra reparti. Sono alcuni meccanismi messi a punti che ci permettono di mettere in pratica quello che in molti casi rimarrebbe solo teoria".

"E questo lo si deve a due medici a cui abbiamo dedicato il master, il dottor Giorgio Gambale e il dottor Orazio Campione - gli fa eco il dottor Luca Ansaloni, direttore UO Chirurgia d'urgenza di Cesena - Tutto è nato dopo la tragedia dello scoppio della bomba alla stazione di Bologna. Il dottor Gambale e il dottor Campione lavoravano a Bologna e da quell'emergenza decisero di creare un sistema e un'organizzazione migliore per fronteggiare casi simili. Nacque l'elisoccorso, il 118. L'Emilia Romagna è stata la prima regione che ha dato vita ai trauma center con una legge del 2002. Gli altri sono arrivati nel 2010. E questo ha un suo peso a livello organizzativo".
In Emilia Romagna, infatti, sono tre i poli dedicati alla gestione dei pazienti con politraumi d'urgenza: uno è Bologna, l'altro è Cesena e l'altro ancora Parma.  

La Romagna, tra l'altro, è molto attiva a livello di formazione. Nelle città romagnole, infatti, si stanno organizzando altre specializzazioni post-laurea in collaborazione con l'Università, tutte rivolte alle professioni sanitarie. Nel 2020 ne partiranno sette (due a Cesena, due a Rimini e 3 tra Forlì, Faenza e Ravenna) nei settori dell'Infermieristica, nella Fisiatrica, nell'Audiologia tra cui quello che  riguarda il "Tecnico di laboratorio" che verrà realizzato proprio a Pievesestina. 

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