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Cronaca

Torte di nozze per dottoresse e infermiere: "Un grazie a chi rischia in prima persona"

Sonia, appena sarà finita quest'emergenza, metterà a disposizione cinque torte nuziali di pregio da progettare insieme alle future spose

Una torta di nozze a 5 future spose che in questo momento stanno prestando servizio, come dottoresse o infermiere, all'ospedale Bufalini di Cesena. L'idea, ispirata all'iniziativa #perdiregrazie de "Le Torte di Giada" della cake design Giada Farina per le operatrici sanitarie di Brescia, è stata presa a prestito da Sonia Bargagli, titolare di un laboratorio di Cake Design a Cervia.

Sonia, di professione responsabile d'albergo, da ottobre, per seguire una passione che coltiva da molti anni con corsi di formazione e tanta pratica, ha aperto un laboratorio di pasticceria creativa e si sta specializzando nel settore wedding (matrimoni).  Appena ha letto della bella idea di Giada Farina, ha pensato che anche lei dovesse far qualcosa per ringraziare le operatrici sanitarie che in queste settimane stanno dando tutto per salvare vite umane.

"Sì, mi sono sentita subito coinvolta - ha spiegato Sonia - mi sono detta che anch'io volevo fare qualcosa per ringraziare chi in queste ore, rischiando in prima persona, non si risparmia nei reparti dove sono ricoverati gli ammalati di coronavirus andando oltre agli orari previsti e sacrificando anche la loro vita privata. E così ho pensato che parlare di matrimonio in un momento così buio potesse essere un bel messaggio, un magico rientro alla normalità".

Sonia, nonostante sia di Cervia, gravita da sempre a Cesena, per questo ha pensato al Bufalini. "Mio figlio è nato al Bufalini e mio cognato, Rocco Angarola della Michiletta, è di Cesena - continua Sonia - è per questo motivo che ho pensato di fare un regalo alle operatrici che lavorano nella città malatestiana".

Sonia, appena sarà finita quest'emergenza che ci ha cambiato letteralmente la vita, metterà a disposizione cinque torte nuziali di pregio da progettare insieme alle future spose. Potranno essere per 30 invitati ma anche per 50 invitati o più, questo non sarà importante. Saranno le stesse spose a dire come la vorranno. L'unica condizione necessaria è che le future spose siano attualmente infermiere, operatrici sanitarie o dottoresse che prestano servizio per l'emergenza del coronavirus e che abbiano organizzato il loro matrimonio da ottobre 2020 a febbraio 2021. "Voglio dare una dimostrazione concreta di quanto sono grata al loro operato - conclude Sonia - E' un piccolo gesto di ringraziamento ma viene dal cuore. Sarebbe bello che anche altri imprenditori, piccoli o grandi, pensassero ad altre forme di gratitudine in un momento così importante. In fondo è la speranza che ci fa vedere il percorso meno buio". 

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