Tiro alla fune, vittoria schiacciante di Bulbi in 7 secondi netti

Tiro alla fune istituzionale. Non entrerà nelle discipline olimpioniche anche se il presidente della Provincia Massimo Bulbi ha le carte in regola per gareggiare con i big. Martedì sera negli studi di Radio Centrale è andato in scena il primo turno che vede opposti Bulbi, Vitali e Casadio. L'idea è nata durante la trasmissione “Vino Veritas” che ha deciso di tagliar corto sulla diatriba del capoluogo di provincia. Il trofeo non è da poco anche se tutto è giocato con il sorriso.

Prima della disfida è andato in onda il dibattito tra Bulbi, Vitali e gli ascoltatori che sono intervenuti con domande. A fare da moderatore prima, e da arbitro in pedana poi, era Franco Botta il direttore della radio. Bulbi, scherzando ma non troppo, ha detto chiaro e tondo che a Vitali (come a Casadio), lascerebbe la presidenza, ma non la sede provinciale. Questo perchè i due presidenti concordano su un fatto: "Gli uffici della provincia si portano con sé altri apparati statali, in primis la prefettura, il comando provinciale dei carabinieri e la questura".

E proprio il tema sicurezza è quello più caro ai due sfidanti che concordano su un altro fatto. "Il Governo in realtà non troverà un vero e proprio risparmio dal “riordino” delle province e in più da gennaio lascerà i presidenti a dover gestire un “caos” visto che dovranno mantenere le funzioni senza giunta". Bulbi scende sul tavolo gli assi di Forlì Cesena: “Possiamo essere noi la provincia perchè siamo baricentrici, siamo i più popolosi e abbiamo i servizi”. Ma poi è tempo di sfida vera e propria anche se non c'è stato gioco.

Che la prestanza fisica del presidente bianconero abbia giocato a favore non è difficile crederlo visto che Bulbi ha sbaragliato Vitali in appena sette secondi. Casadio accetterà la sfida o la darà vinta a tavolino?