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Cronaca

Terza ondata, Donini: "In regione una tempesta perfetta, sui vaccini ci attendiamo uno scatto"

Raffaele Donini ribadisce: è "una sciocchezza questa cosa dell'Italia maculata, delle zone rosse gialle e arancioni"

Raffaele Donini ribadisce: è "una sciocchezza questa cosa dell'Italia maculata, delle zone rosse gialle e arancioni". L'assessore alla Sanita' della Regione Emilia-Romagna lo ha sottolineato ieri sera intervenendo ad un incontro organizzato dall'Agora' del Pd. "Di fatto - sottolinea Donini - la pandemia e' incompatibile con le zone gialle, a meno di una curva epidemica molto bassa. Questa cosa di rimbalzarsi il virus, di giocare un po' a tennis col virus da una regione all'altra ha portato al fatto che un terzo delle regioni in sei mesi ha cambiato quattro volte colore".

La "tempesta perfetta"

Quella della terza ondata in Emilia-Romagna "e' stata la tempesta perfetta - sostiene Donini ; la coincidenza tra le tre settimane di zona gialla con l'insinuarsi della variante inglese, che ormai e' il ceppo principale del Covid". Ora "e' molto piu' facile prendere il Covid e fa piu' 'male' ai reparti ospedalieri, che infatti sono in sofferenza. Se ti metti a rischio la variante inglese non ti risparmia, oggi abbiamo in terapia intensiva anche bambini e giovani di 30 e 40 anni che prima non vedevamo". Sbagliato, comunque, pensare che con il progredire delle vaccinazioni si possa far calare l'attenzione individuale sulle precauzioni da tenere. "Al Covid ci pensa la sanita', certo, ma e' molto importante tenere la curva epidemica bassa". Per questo secondo l'assessore, occorre "riprendere un senso di responsabilita' da parte di tutti, che non vorrei venisse smarrito".

Ospedali

Quanto al personale sanitario, "Abbiamo un esercito stremato che pero' c'e' e sta reggendo l'urto del terzo picco pandemico". Il tutto grazie alla vaccinazione in massa del personale sanitario e di quello delle Cra: non a caso i contagi di queste categorie sono crollate ad una media "largamente inferiore all'1%". Il personale sanitario ma anche il socio assistenziale oggi, "pur con turni massacranti e sforzi enormi, e' protetto", sottolinea Donini, intervenuto ieri sera all'incontro via Zoom organizzato dall'Agora' del Pd sull'emergenza Covid. Oggi "abbiamo ospedali piani di pazienti ma anche un organico in forze. Pensate se questo picco fosse arrivato con il personale sanitario non vaccinato. Sarebbe stata una situazione drammatica perche' non avremmo avuto personale a disposizione per curare la gente". Inoltre, visto che sono state in gran parte eseguite le vaccinazioni degli anziani ospiti delle Cra e degli over 80 "nel terzo picco avremmo potuto avere molti piu' decessi".

In ogni caso, fa notare ancora Donini, "ancora oggi siamo tra le regioni piu' colpite, e lo saremo sempre. Perche' siamo piu' esposti alle relazioni, ai contatti, agli attraversamenti. Avere improntato la campagna vaccinale su queste basi sicuramente ha evitato una situazione molto peggiore". Dunque il criterio restera' lo stesso nel proseguio della campagna vaccinale: "Si parte non da chi rischia di contagiarsi, ma da chi rischia di morire se contagiato". Arrivera' anche il tempo delle vaccinazioni nelle aziende, sottolinea l'assessore, ma "in una terza fase, quando avremo tanti tanti vaccini".

Con un avvertimento: "Non ci possiamo scegliere noi il vaccino". Nelle prossime settimane, per quanto riguarda la campagna vaccinale, "ci attendiamo uno scatto, siamo pronti per correre". A volte, rileva Donini, "sembra che l'Emilia-Romagna ci metta qualche giorno in piu' a partire, ma poi quando parte arriva sempre tra i primissimi ed e' cosi' anche adesso. Speriamo di arrivare entro l'estate con un numero significativo di vaccinati, in modo da avere il beneficio di fare la vaccinazione in una situazione di curva pandemica piu' moderata". (fonte Dire)

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