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Cronaca

Seconda forte scossa di terremoto in serata, paura a Cesena

Un'altra fortissima e lunga scossa di terremoto è stata sentita in Romagna, ed in particolare a Cesena. La scossa è andata avanti per diversi secondi

A distanza di circa due ore dalla scossa delle 19.11, alle 21.17 di mercoledì sera di 5.3 gradi Richter, un'altra fortissima e lunga scossa di terremoto è stata sentita in Romagna, ed in particolare a Cesena. La scossa è andata avanti per diversi secondi e ha creato un forte allarme nella popolazione. L'epicentro è stato individuato nel Centro Italia, con magnitudo di 5.9. Richter. Rispetto a quella di due ore prima, il movimento tellurico è stato avvertito distintamente da tutta la popolazione, in particolar modo nell'area pianeggiante. "E' stata una scossa decisamente più forte", è la voce ricorrente sui social. Sono numerose le telefonate effettuate al 115: tanta paura, ma non si registrano danni a cose o persone. Il comando provinciale dei Vigili del Fuoco è in attesa di comunicazioni dalla Prefettura per eventuali interventi di soccorso con colonne mobili alle popolazioni marchigiane.

IL TERREMOTO - Il nucleo del terremoto è stato individuato a tre chilometri da Castelsantangelo sul Nera, Ussita e Visso, nella provincia di Macerata, con ipocentro a 8 chilometri di profondità. Due ore prima la scossa era stata di 5,4 gradi Richter, con ipocentro a 9 chilometri di profondità. Il dato è stato fornito dall'Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), il cui sito internet è collassato per i troppi accessi nei minuti successivi al sisma. La stessa area è stata colpita dal violento sisma accaduto due mesi fa, ad Amatrice, Accumoli e Arquata del Tronto. Gli scienziati stanno cercando di comprendere in queste ore se c'è una connessione con lo sciame sismico iniziato il 24 agosto scorso Nell'area colpita sono saltate le linee elettriche. Tanta paura e crolli nel maceratese, a pochi chilometri dall'epicentro. La popolazione si è riversata in strada. Il bilancio è di diversi feriti, ma non ci sarebbero morti. 

LA SPIEGAZIONE - Carlo Meletti, responsabile del centro di pericolosità sismica dell'Ingv, ha fatto il punto della situazione a SkyTg24: "C'è stata una ripresa dell'attività sismica che negli ultimi giorni stava diminuendo anche come magnitudo. Le scosse di mercoledì hanno interessato la zona più a nord dell'area interessate dal sisma del 24 agosto scorso. C'è stato un aumento del numero di scosse, più di 150 registrate al momento, conseguenza dei nuovi movimenti tellurici". L'esperto ha chiarito che "non si tratta di un'unica faglia, ma di un sistema di faglie. E' una caratteristica dell'Appennino. Lo avevamo già detto che erano possibili forti scosse. Nel 1997, ad esempio, ci sono state in Umbria-Marche scosse di terremoto di magnitudo 5 anche a sei mesi di distanza. Non sappiamo se in qualche modo la sequenza si estenderà verso nord o continuerà". 

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