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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Terremoto, aperte numerose raccolte di alimenti e vestiti. La protezione civile: "Non servono ora"

Crescono la confusione e le notizie contraddittorie sulle collette in corso per la raccolta di beni di prima necessità da destinare alle popolazioni terremotate di Amatrice e dei comuni limitrofi

Crescono la confusione e le notizie contraddittorie sulle collette in corso per la raccolta di beni di prima necessità da destinare alle popolazioni terremotate di Amatrice e dei comuni limitrofi. Infatti, se da una parte si moltiplicano le iniziative di raccolta, sostenute da associazioni di volontariato ben radicate sul territorio ed affidabili e addirittura da nuclei comunali di protezione civile, così come da alcuni Comuni, dall'altra arrivano sempre di più appelli, da parte dei vertici della Protezione Civile, di non avviare raccolte autonome e scoordinate, ma di aiutare attraverso i canali ufficiali: sms e conti correnti di istituzioni e protezione civili.

Solo nel Cesenate sono in corso ben 6 collette di alimenti, vestiario, prodotti per l'igiene personale e giocattoli distribuite su Cesena (tre punti di raccolta) e poi Cesenatico, Gambettola e Gatteo. Tuttavia, secondo le indicazioni generali della Protezione Civile, la raccolta di questi prodotti potrebbe addirittura arrecare intralcio per la circolazione e la difficoltà di stoccaggio sul luogo della tragedia.

A farsi interprete di quest'ambiguità è il sindaco di San Mauro Pascoli Luciana Garbuglia che raccomanda di non avviare collette nel suo comune: “Il Comune di San Mauro Pascoli ha già dato disponibilità dei tecnici comunali e della Polizia Municipale in supporto alla sicurezza dei territori colpiti. I nostri albergatori, tramite l'associazione Marefuturo ha attivato un call center (800 193753) attraverso il quale mettere a disposizione, ovviamente gratuitamente,  delle camere per ospitare chi ne ha bisogno. E' possibile aiutare le popolazioni attraverso la raccolta fondi organizzata dalla Regione Emilia-Romagna, così come dal Dipartimento della Protezione Civile  che ha attivato il numero 45500 per la raccolta fondi attraverso l’invio di sms al costo di 2 euro da tutti i principali operatori nazionali di telefonia mobile. Sono questi gli strumenti immediati attraverso il quale dare aiuto alle popolazioni colpite dal sisma”.

Continua Garbuglia: “Al momento si sconsigliano raccolte di alimentari e vestiario in quanto non si conoscono le reali necessità e dove inviarle, quindi si rischierebbe di fare un lavoro che potrebbe andare disperso. Siamo infatti in attesa di istruzioni dettagliate dalla protezione civile regionale e provinciale, che informeranno le protezioni civili locali sulle reali necessità e sulle modalità di invio. Per quanto riguarda San Mauro Pascoli, seguiranno aggiornamenti su eventuali iniziative di carattere locale e non appena arriveranno istruzioni sui materiali di necessità, sarà realizzata una raccolta beni e materiali in paese”.

Si sconsiglia inoltre di recarsi sui luoghi della tragedia senza un'adeguata preparazione e strumentazione: “Se ci sono persone che vogliono andare sui luoghi, si sconsigliano azioni individuali, ma è necessario prendere contatti con le associazioni di protezione civile locali. Anche se al momento sembra che stiano tornando indietro alcune colonne perché non c'è spazio per tutti quindi sarebbe bene diluire questa disponibilità anche nei prossimi mesi dell'emergenza. All'Emilia Romagna è stato affidato l'allestimento del campo di Montegallo (AP)”.

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