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Cronaca

Teatro ragazzi 2014: 30 spettacoli e 74 repliche. Protagonisti migliaia i giovani

La Stagione di Teatro ragazzi 2014 conferma la sua grande capacità di relazione con le scuole del territorio romagnolo: migliaia di ragazzi coinvolti, provenienti dalle scuole materne, elementari, medie e superiori di 22 Comuni

La Stagione di Teatro ragazzi 2014 inizia al Teatro Verdi martedì 28 gennaio 2014. Lo spettacolo inaugurale si intitola Più che mediocre. Ovvero storia di un incontro tra un monaco e una famiglia ebrea di e con Lelia Serra, da un’idea di Filippo Panzavolta (realizzato grazie alla collaborazione tra varie realtà locali, scolastiche ed associative), non a caso programmato nei giorni in cui si ricordano gli orrendi eccidi del nazismo – il 27 gennaio è il giorno della memoria in cui si onorano anche coloro che hanno aiutato le vittime e impedito che le dimensioni della tragedia fossero ancora maggiori – e nell’anno in cui Cesena celebra il 70 ° anniversario della sua liberazione dal fascismo. Lo spettacolo infatti è ispirato al libro di memorie di un monaco di Santa Maria del Monte di Cesena, don Odo Contestabile, che racconta le proprie azioni intraprese per salvare una famiglia ebrea dai campi di concentramento.

Con questo esemplare evento inaugurale, si colgono due aspetti della Stagione di Cesena e in generale del Teatro ragazzi: l’obiettivo di non perdere mai di vista il fine sociale ed educativo della programmazione, il sostegno, attraverso gli strumenti spettacolari e tecnici di cui il teatro dispone, alla didattica scolastica tesa a ricordare e far conoscere le ragioni della pace, della convivenza civile, i caratteri delle radici profonde che uniscono gli uomini tra loro e con la natura; inoltre il forte impegno degli istituti scolastici e delle associazioni, non solo ad assistere agli spettacoli teatrali, ma anche a realizzarli. Fare teatro è un’azione che sempre più, pur tra tante difficoltà, si integra con la programmazione disciplinare.

Come sempre, il Teatro Bonci rivolge un’attenzione forte ai fermenti e ai prodotti che nascono dalle scelte operative delle scuole e delle associazioni: anche in questa Stagione molti spettacoli sono il frutto di questa vivacità. Infatti il programma comprende gli spettacoli dei ragazzi, nati dall’appassionato lavoro di formazione artistica e teatrale svolto da insegnanti e allievi: quest'anno va in scena  I ragazzi di Betta “La bottega del teatro del Rubicone” - Scuola Media di Gatteo con l’impegnativo Sogno di una notte di mezza estate, un rivisitazione del nucleo dell’opera di Shakespeare, come sempre sviluppata in forma musicale e coreografica, mentre l’Associazione culturale “Quinte Dimensioni”, molto legata agli ambienti scolastici realizza Il sogno di Doro dal romanzo omonimo di Efrem Satanassi, che non solo ricostruisce da un punto di vista storico la strage nazi-fascista di Tavolicci, ma descrive l’ambiente arcaico-contadino in cui è avvenuta.

La Stagione di Teatro ragazzi 2014 conferma la sua grande capacità di relazione con le scuole del territorio romagnolo: migliaia di ragazzi coinvolti, provenienti dalle scuole materne, elementari, medie e superiori di 22 Comuni di una area territoriale che comprende l’intero cesenate e sconfina nel forlivese e nella provincia di Rimini, tutti trasportati a teatro (il Bonci, il Bogart, il Teatro Comandini, il Teatro Verdi e la Biblioteca Malatestiana a Cesena, il Teatro Comunale a Gambettola e il Teatro Petrella a Longiano) dall’organizzazione curata dal Teatro Bonci, per assistere a 30 spettacoli per un totale di 74 repliche.

Il metodo di scelta coinvolge direttamente gli insegnanti e i ragazzi, perché, come avviene dall’inizio dell’attività, il programma viene composto sulla base delle preferenze che provengono dalle scuole a partire da una rosa di titoli che rappresentano comunque l’eccellenza del panorama del Teatro ragazzi.

Anche quest’anno la Stagione comprende uno spettacolo in lingua inglese al Teatro Verdi. Si tratta di The time machine, il 6-7 marzo, proposto da una compagnia italiana con attori di madrelingua, Arcadia Production. L’interesse per i prodotti teatrali in lingua straniera è crescente nelle scuole, anche perché contribuiscono ad un miglioramento della capacità di comprensione da parte dei ragazzi e ad un apprezzamento del teatro nella sua forma originale di “teatro di parola”. Lo spettacolo è una riduzione del romanzo di H.G.Wells: racconta di una macchina del tempo che consente ad un ragazzino di viaggiare nell’arco di un secolo tra il suo presente (la fine dell’Ottocento) e il suo futuro (la fine del Novecento), in una Londra in rapida trasformazione che è curioso considerare come appartenga ormai al nostro passato (il futuro che diventa passato come per 1984 e 2001-Odissea nello spazio) .

Al Teatro Bonci è previsto un solo appuntamento, dal 28 al 30 aprile, con una produzione di spicco tra quelle che affondano le proprie radici nel tessuto culturale ed artistico della città: Chi ha letto il Decamerone? di Gabriele Marchesini, esito finale di un percorso biennale di formazione dell’attore che ha coinvolto, secondo il format Itaca, un gruppo consistente di ragazzi delle scuole e delle università cesenati, nonché istituzioni e artisti della città. È una ripresa dell’allestimento presentato nel 2013 che, a causa del grande successo ed interesse mostrato dalle scuole e del fatto che molte non hanno potuto assistere alla prima edizione, viene riproposto nella stagione successiva. Del resto l’anno dedicato a Giovanni Boccaccio, nel 700° della nascita, è tutt’ora in corso di realizzazione, con varie iniziative.

Tra la fine di marzo e i primi di aprile, altre importanti presenze in cartellone, con un significato progettuale radicato nella vita culturale e didattica della città, sono gli spettacoli proposti dalla Socìetas Raffaello Sanzio nel proprio Teatro Comandini, La schiena di Arlecchino (sette repliche) e La terra dei lombrichi (sei repliche) che fanno parte anche dell’edizione 2014 di “Puerilia”, il festival di puericultura teatrale curato e realizzato dalla Socìetas, nel quale si manifesta una idea profonda e originale di teatro e di cura dei ragazzi. L’iniziativa è un contenitore, oltre che di spettacoli, di laboratori e seminari, incontri e performance che intersecano la stagione di teatro ragazzi in più punti. Entrambi, in forma diversa, si occupano dei lati nascosti della vita e delle cose: la schiena di Arlecchino, nel primo, vede il mondo con occhi diversi da quelli di Arlecchino che non riesce a vedere il proprio lato oscurato; e il popolo dei lombrichi che vive lontano dagli sguardi, nascosto in un mondo brulicante e segreto.

Anche il Conservatorio di Cesena conferma la propria presenza nel cartellone con una produzione, prevista il 18 e19 marzo, intitolata LargaMente, una allegra presentazione del viaggio di Leonardo da Vinci in Romagna e a Cesena e delle sue straordinarie invenzioni. Da un punto di vista musicale, lo spettacolo, con il coinvolgimento diretto dei bambini spettatori, è l’adattamento ad un ensemble strumentale misto, in collaborazione tra Il Dipartimento di Musica Antica del Conservatorio, il Corso di Scenografia del Melodramma e l’AMMI, di musiche composte a partire dai tre Enigmi Musicali realizzati proprio da Leonardo.

Lo spettacolo più richiesto è stato Il giardino del Teatro Distracci che verrà replicato ben 5 volte, al Teatro Bogart di Cesena, con circa 1.500 spettatori: è interessante la drammaturgia originale, divertente e delicata, che vuole stimolare dubbie domande sui temi della diversità, delle regole, della condivisione.

Un progetto di grande respiro, rivolto alle scuole superiori e da queste ampiamente prescelto per un totale di 6 spettacoli tra il 25  e il 28 marzo è L’infinito prima di noi di Gabriele Marchesini, una nuova versione per ragazzi del titolo rappresentato con grande successo durante la settimana inaugurale della Biblioteca Malatestiana: è uno spettacolo itinerante all'interno degli spazi della parte antica della Biblioteca Malatestiana che non prevede tuttavia l’ingresso all’interno dell’Aula del Nuti, un viaggio nella scienza, ma anche una presentazione originale della splendida Biblioteca antica, la vera protagonista dello spettacolo. Archimede è uno degli scienziati più importanti dell’antichità: per aver contribuito alla soluzione di molte questioni di geometria e di misura, per aver studiato i solidi, per il suo metodo, per il concetto di infinito in atto (un’anticipazione del calcolo infinitesimale in forma geometrica) per il contributo all’idraulica, alla statica - con il famoso Principio di Archimede - e per le ricerche sul centro di gravità nei solidi, per non dire delle sue invenzioni e applicazioni civili e militari. La storia della fortuna di Archimede è anche un riassunto della storia della scrittura, dei testi e dei suoi supporti: dai papiri, di origine egiziana, che erano depositati presso la più grande Biblioteca antica, ad Alessandria, ai libri, prima costruiti con la pergamena, poi con la carta, prima scritti a mano, poi a stampa, depositati presso Biblioteche medievali e moderne, tra le quali spiccano quella dispersa del Ducato di Urbino, fondata da Federico da Montefeltro, e quella intatta dei Malatesta di Cesena, più piccola ma conservata identica nei secoli.

Franco Mescolini ritorna al suo preferito ruolo di one man-show con la ripresa di un titolo felicissimo, Shakespeare in dialèt, che oltre a presentare in una forma divertita e piacevole alcuni dei personaggi più importanti della produzione del grande Shakespeare, introduce i ragazzi a riconoscere il dialetto della propria terra.

Molti altri spettacoli sono il prodotto di percorsi produttivi di livello nazionale come La tribù del riciclo, Marcovaldo, Pippipirata, tutto si può fare basta volere e L’acqua e il mistero di Maripura della Fondazione AIDA, Il folletto mangiasogni della Compagnia Fratelli di Taglia, Bulli e pupi di Pandemonium Teatro, Genesi-la creazione raccontata ai bambini di Ferruccio Filipazzi e Massimo Ottoni, Teatro ridens della Compagnia Donati&Olesen, Il gatto con gli stivali della Compagnia La Piccionaia e Sotto la neve dell’Accademia Perduta, che costituiscono per la rassegna cesenate un nucleo di eccellenza assoluta, che si completa con titoli di rilievo, professionali e di qualità che sono tuttavia più radicati nel tessuto culturale cittadino e regionale, come Dedalo e Icaro della Compagnia Teatro Distracci, Mazapègul folletto romagnolo di Mirko Alvisi, Apri le ali e…vola della Compagnia Fuori Scena, La ragione dei folli della Compagnia Le quinte strappate.

Altri luoghi, oltre ai Teatri di Cesena citati, sono attraversati dalla rassegna, in borghi vicini a Cesena: il Teatro Comunale di Gambettola e il Teatro Petrella di Longiano ospitano altrettanti spettacoli della Compagnia Arrivano dal Mare!, che li gestisce e con la quale da anni si tesse una preziosa collaborazione culturale per alimentare l’attenzione verso il Teatro di figura: si tratta di Il poeta e il contadino a Longiano il 20 e21 febbraio e di Le fiabe selvatiche a Gambettola il 25 e 26 febbraio.

La Rassegna di Teatro ragazzi 2014, organizzata dal Teatro Bonci, è promossa da Emilia Romagna Teatro Fondazione e dal Comune di Cesena: la Banca Popolare dell’Emilia Romagna è sponsor ufficiale.

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