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Cronaca

Riaprono i teatri, il Jolly: "Per noi non è una ripartenza, ma una partenza assoluta. Ora mettete da parte la paura"

"Per noi non è stata una ripartenza delle attività culturali, ma è una partenza in assoluto - spiega Stefano Campagnolo", portavoce del Teatro Jolly

Riprende a pieno ritmo l'attività del Teatro Jolly in via Canonico Lugaresi 250. La struttura, dopo 16 anni di inattività e 5 anni di lavoro, è stata rimessa in piedi e ristrutturata grazie al lavoro di World Wide Theatre e Tade Aps (circolo culturale associato al circuito Arci). Ora il teatro dispone di ampi spazi tutti utilizzabili, tra cui una platea di 350 metri quadrati più varie aule didattiche dedicate ai corsi e alla formazione. La platea è stata liberata dalle sedute ed è utilizzabile anche come teatro di posa e sala prove. Durante gli spettacoli e gli eventi, per permettere al pubblico di seguire la scena, sarà allestita con tavoli e sedute in maniera sia da seguire lo spettacolo comodamente seduti che poter mangiare e bere prima o dopo l'evento (quando, ovviamente, la normativa anticovid lo permetterà).
Il teatro, infatti, dispone anche di un piccolo bar interno a disposizione dei soci Tade Aps, aperto anche nei giorni in cui non sono previsti eventi. L'occasione per diventare un nuovo punto di ritrovo e di riferimento per chi ama la cultura a Cesena. L'ingresso agli spettacoli e la partecipazione ai corsi sarà riservato ai soci di Tade Aps ed è possibile tesserarsi in qualsiasi momento accedendo alla pagina internet di World Wide Theatre.

"Per noi non è stata una ripartenza delle attività culturali, ma è una partenza in assoluto - spiega Stefano Campagnolo, portavoce del Teatro Jolly - Dopo 5 anni di lavori e di investimenti, tutti nostri e di nessun altro, ora finalmente siamo pronti a offrire agli amanti della cultura uno spazio che non esiste in città. A parte il Bonci, infatti, non esiste un teatro con spazi così strutturati e ampi, ideali sia per chi fa musica che per chi recita. Per questo motivo noi ci crediamo e ci abbiamo sempre creduto, anche durante il Covid quando i dubbi erano tanti e i lavori rallentati. Visto che abbiamo fatto degli investimenti importanti anche solo il fatto di non avere certezze sugli orari di chiusura (coprifuoco) o sulla possibilità o meno di proporre le cene, crea delle incognite. Ma, come detto, siamo ottimisti e crediamo molto nello spazio che abbiamo fatto rinascere. E' ampio e possiamo garantire distanze tra gli spettatori sopra la media, quindi un'assoluta sicurezza. Ora speriamo solo che i cesenati, messa via la paura, abbiano voglia di riprendersi tempo per la cultura".
Per quanto riguarda l'attività vera e propria è talmente tanta la voglia di ripartire che già domenica 23 maggio si svolgerà il primo Scratch up Comedy (spettacolo comico di improvvisazione teatrale). Il 28 maggio Open Mic dedicato agli allivei del corso di scrittura comica tenuto da Alessandro Ciacci e il 29 maggio "Zero", commedia completamente improvvisata.

In programma c'è anche una rassegna estiva dedicata alla stand up comedy. A partire da sabato 5 giugno, quattro comici, Alessandro Ciacci, Giulia Nervi, Daniele Raco e Laura Formenti, nel pomeriggio terranno uno workshop a cui seguirà, la sera, lo spettacolo. Per brindare all'ottimismo e pensare che il covid abbia finito di modificare il nostro modo di vivere, i ragazzi di World Wide Theatre hanno già programmato anche la rassegna autunnale che vede vari appuntamenti con la poesia e il dialetto romagnolo da non perdere assolutamente, dal titolo "La và par te che tci zovan", con Deins Campitelli, Francesco Gobbi e Lorenzo Bartolini. 
 

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