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Cronaca

Tasse, gli artigiani bocciano l'Imu al massimo, promossa la no-tax area per le neoimprese

Una pila di osservazioni e richieste degli artigiani: sono oltre cento le mail già pervenute a Confartigianato Federimpresa Cesena, che sta coinvolgendo le imprese sul bilancio comunale, rimanendo sul terreno del confronto partecipato

Una pila di osservazioni e richieste degli artigiani: sono oltre cento le mail già pervenute a Confartigianato Federimpresa Cesena, che sta coinvolgendo le imprese sul bilancio comunale, rimanendo sul terreno del confronto partecipato che ha portato una quarantina di cittadini a intervenire all'iniziativa “Carta bianca” sul bilancio organizzata dall'amministrazione comunale. E sono solo i primissimi giorni.

Dice una nota di Confartigianato: “Abbiamo predisposto un documento sul bilancio e lo abbiamo messo nel sito insieme alla bozza del bilancio preventivo del e chiesto alle imprese di dire la loro e segnalare questioni e aspetti da suggerire agli amministratori. In pochi giorni sono state tantissime le segnalazioni. Il confronto con la cittadinanza non si poteva ritenere concluso con la carta bianca del Comune. Dal profluvio di mail emerge quello che Confartigianato ha rimarcato fin da subito: e cioè che il problema della tassazione resta centrale ed è inaccettabile il peso che opprime le imprese. Per questo la nostra proposta è di ridurre l'Imu fissata al massimo (10,6) di un punto almeno sui beni strumentali d'impresa, tanto più che che l'aliquota massima venne giustificata con l'emergenza del nevone e con l'impegno di rivederla una volta superata la situazione contingente”.

Ed ancora: “La possibilità c'è come nel nostro documento sul bilancio spieghiamo. Oltre all'Imu incombe la Tari, la nuova tariffa rifiuti, che prevede un incremento di gettito pari a un milione con una nuova sberla impositiva sulle imprese già gravate da una Tares 2013 proibitiva. Addirittura a Hera scaricherà sulle tariffe 2014 circa il milione di euro di morosità-insoluti relativi al 2013! Proponiamo inoltre di destinare eventuali avanzi di gestione non per nuova spesa pubblica ma per ridurre la fiscalità sulle imprese, perché sviluppo e occupazione possono nascere solo con l'azione delle imprese. L'agenda del premier Renzi, a cui il sindaco Lucchi espressamente si ispira, prevede anche tagli per le imprese, come quelli su Irap, energia e diritto camerale che hanno un grande valore simbolico, mentre l'agenda Lucchi ne è al momento priva ed è lì che occorre intervenire, dando segnali tangibili per le piccole imprese agendo sulla leva del fisco. Altrimenti la crescita resterà un miraggio”.

Quanto alla questione del lavoro, il Comune intende aumentare di 400mila euro le risorse con borse di lavoro e incentivi per le assunzioni. Per Confartigianato “si tratta di interventi fini a loro stessi e senza prospettive, perché il lavoro viene creato dalle imprese e non certo dal Comune, come dimostra anche l'esperienza di Bottega Scuola, realizzata con successo da Confartigianato. Vanno aumentati gli stanziamenti per i Consorzi Fidi, visto che la criticità maggiore per le piccole imprese è costituita dall'accesso al credito. Buono l'impegno sull'innovazione, con i progetti per la smart city e la rete in fibra ottica, a cui abbiamo dedicato il Confartigianato day in giugno, e le telecamere per la sicurezza, da installare anche nelle aree produttive”.

Fra le altre richieste di Confartigianato spiccano un osservatorio che inventari le commesse di lavoro appaltate agli enti pubblici per avere un quadro di quanto viene assegnato alle imprese locali e, tra queste, quanto viene assegnato alle piccole imprese; interventi per la semplificazione normativa edilizia. Continua la nota: “Altri provvedimenti suggeriti doviziosamente già da tempo e ribaditi nel documento di Confartigianato per sgravare imprese da adempimenti e oneri burocratici troppo penalizzanti; azioni per l'acquisto di alloggi invenduti a prezzi di costo per le imprese. Sulla raccolta differenziata dei rifiuti, Confartigianato chiede che le imprese paghino la gestione dei rifiuti urbani proporzionalmente a quanto smaltito e di inserire uno dei sistemi di pesatura puntuale già sperimentato da alcuni Comuni in regione. Sulla riqualificazione di piazza della Libertà a 3,1 milioni il giudizio di Confartigianato non è favorevole e comunque non si tratta di una priorità”, conclude Stefano Bernacci, segretario Confartigianato Federimpresa Cesena.

CNA.  Per lo stesso bilancio le proposte dell'altra associazione di categoria degli artigiani, la CNA, divergono: “CNA è soddisfatta per la no tax area dedicata alle neo-imprese, e propone di estenderla ai primi 3 anni di vita. Da parte sua, CNA abbatte i costi amministrativi e offre una linea di credito agevolata per le nuove imprese”. Lo dice Piergiorgio Matassoni Responsabile CNA Cesena Val Savio

Continua CNA: “Aabbiamo lanciato recentemente un nuovo progetto per sostenere le neo-imprese: “Riaccendiamo la luce”, che prevede tra le altre cose l’abbattimento dei costi amministrativi per l’apertura di nuove attività e la possibilità per le stesse di avere accesso ad una linea di credito privilegiata. E' fondamentale, però, anche il sostegno delle Amministrazioni comunali. Il bilancio di previsione 2014, presentato recentemente al pubblico dal Comune di Cesena, accoglie in alcune sue misure, l’invito che in periodo elettorale CNA aveva lanciato ai candidati sindaci. Chiedemmo, in particolare, l’istituzione di una no tax area per le nuove imprese. Non possiamo che rallegrarci di questa risposta puntuale del Comune di Cesena. Forse l’anno di esenzione previsto rappresenta un arco temporale troppo esiguo, dato che il tasso di mortalità delle neo imprese è molto alto nei primi tre anni di vita. È possibile estendere la no tax area ai primi tre anni di vita delle imprese? Questo darebbe ancora maggiore vigore alle misure a favore delle neo-imprese.

Ed ancora: “Da parte nostra, come CNA continueremo a fare la nostra parte. A partire dal nostro progetto “Riaccendiamo la luce”, pensato per ridare fiducia e sostenere una vera ripresa, sostenendo l’apertura di nuove attività imprenditoriali. Che prevede l’abbattimento dei costi amministrativi per l’apertura di nuove attività (chi si rivolge a CNA avrà l’apertura dell’attività gratuitamente), ma anche la possibilità per le neo-imprese di accedere ad una linea di credito privilegiata”

“La convenzione ( in collaborazione con Cassa Risparmio Ravenna ) rende disponibile una linea di credito che consente di ricevere un finanziamento per le prime spese in tempi estremamente rapidi e con costi ridotti. Si possono ottenere finanziamenti, fino a 30.000 euro, per neoimprenditori che devono ancora avviare la propria attività o che l'hanno avviata al massimo da due anni. È possibile ottenere il finanziamento per tutte le tipologie di intervento quali acquisto di macchinari, tecnologia, arredi, ecc. e fino a 15.000 euro anche per necessità di liquidità aziendale. A queste misure aggiungiamo le attività collegate al programma europeo “Garanzia Giovani”. I giovani imprenditori under 29 che intendano accedere al programma e ottenere i voucher per finanziare l'acquisto di servizi di consulenza, potranno farlo anche con il supporto di CNA Formazione. Un insieme di misure per dare nuova speranza e che coinvolga tutti gli attori della filiera economica a partire dalle istituzioni pubbliche. Riaccendiamo la luce della voglia di fare impresa. Facciamolo insieme”.

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