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Cronaca

Lotta al Covid in farmacia: "Acceleriamo sui vaccini. Tamponi rapidi? Si parte dopo la fase di stanca"

Il presidente dell’Ordine dei Farmacisti di Forlì-Cesena Alessandro Malossi fa il punto della situazione. Pronta a partire la campagna di screening ma c'è il piano vaccini all'orizzonte

Comincerà giovedì la campagna di screening che permetterà - a tutti gli iscritti al sistema di assistenza sanitaria regionale - di effettuare il tampone rapido o il test sierologico, nelle farmacie convenzionate, al prezzo di 15 euro. Non sarà necessaria la ricetta medica: basterà prenotarsi in farmacia e presentarsi all’appuntamento, a condizione che non si abbiano sintomi o si sia entrati a contatto con persone positive al Covid. Il presidente dell’Ordine dei Farmacisti di Forlì-Cesena Alessandro Malossi fa a ForlìToday e CesenaToday il punto della situazione, partendo dalle cause del ritardo di questa campagna (l’inizio era originariamente previsto per lunedì scorso). “Lepida, ovvero la piattaforma su cui riportiamo tutti quanti i dati, non è ancora stata aggiornata, mentre da domani dovrebbe essere tutto a posto. Il dato deve avere una sua logica e una sua tracciabilità”. 

Dopo una diminuzione nel mese di gennaio, torna con più forza la richiesta di test sierologici: “Le richieste sono riaumentate. C’era stato un grandissimo afflusso nel periodo natalizio per capire se si potesse andare a casa di parenti in quell’occasione. Poi c’è stato un momento di ‘stanca’, la riapertura delle scuole ha favorito questa situazione, sono convinto che dalla prossima settimana torneremo a fare molti test sierologici”. 

Prosegue la campagna di screening rivolta agli studenti e ai loro familiari, alla quale hanno partecipato più i secondi che i primi: “C’è stato maggior afflusso da parte dei genitori e del personale scolastico. Gli studenti sono quelli che hanno meno sensibilità al discorso Covid. Le scuole sono ben organizzate, i problemi sono fuori di esse, come i trasporti”. 

Per ottimizzare la campagna di vaccinazione al Covid, Malossi propone una precisa strategia: “Sono un sostenitore dell’utilizzo delle farmacie e anche dei medici di medicina generale. Se vogliamo vaccinare tutta la popolazione in termini veloci dobbiamo utilizzare tutti gli strumenti possibili. Se utilizzassimo le circa 60.000 strutture tra farmacie e ambulatori di medici di medicina generale riusciremmo ad avere numeri di vaccini come quelli inglesi. Ho saputo che in un giorno sono state vaccinate 620.000 persone in Inghilterra. È chiaro che un’operazione di questo tipo dovrebbe rendere disponibili farmacisti e medici a un aumento dell’orario di lavoro, per poter andare incontro alla popolazione”. 

“Dovremmo velocizzare l’accesso dell’utente al vaccino - chiude Malossi - una volta che si potranno diffondere i vaccini a temperature basse, conservabili in ambulatori e farmacie, il massimo della vita sarebbe un sistema informatico che permetta di capire se l’utente l’abbia fatto, lo debba fare o ne abbia diritto. Questa sarebbe la maniera di fare una catena di vaccinazione, dopo aver formato i colleghi. È l’unica maniera che abbiamo per vaccinare la popolazione senza aumenti di costi”.

Tamponi rapidi gratuiti: cresce la platea di chi ne ha diritto

In base all’accordo dello scorso dicembre, dal 21 dello stesso mese è stato possibile effettuare gratuitamente tamponi rapidi in farmacia per tutta una serie di target identificati: scolari e studenti (0-18 anni e maggiorenni se frequentano la scuola secondaria superiore); relativi genitori, anche se separati e/o non conviventi e tutori/affidatari degli scolari/studenti; sorelle/fratelli degli studenti; altri familiari conviventi di scolari/studenti; nonni non conviventi di scolari/studenti;  studenti universitari anche se frequentano atenei fuori regione; studenti dei percorsi di IeFP (Istruzione e Formazione Professionale); personale scolastico delle scuole di ogni ordine e grado e dei servizi educativi 0-3 anni; personale degli enti di formazione professionale che erogano i percorsi di IeFP; farmacisti che partecipano al progetto; persone con disabilità, che collaborano e sono in grado di indossare la mascherina; familiari conviventi delle persone con disabilità.

In aggiunta a queste fasce della popolazione, la Giunta regionale ne ha individuate altre, e precisamente: educatori che operano nei servizi parascolastici, in centri di aggregazione giovanile, oratori, scout, ludoteche, e istruttori ed allenatori di società sportive giovanili presenti nel territorio; volontari delle associazioni del Terzo settore che assistono anziani soli o persone con disabilità; caregiver familiari che si prendono cura di anziani o di persone con disabilità.

Tampone rapido ogni 15 giorni: per chi

Infine, alunni, studenti, personale scolastico e degli enti di formazione professionale che erogano i percorsi di IeFP potranno sottoporsi al tampone rapido ogni 15 giorni anziché una volta al mese: questo per garantire maggiore tutela a fronte della ripresa delle attività scolastiche in presenza.
 

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