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Cronaca

Sul prato del Manuzzi i ragazzi con disabilità si allenano coi giovani bianconeri: il progetto cresce

La prima seduta al Manuzzi ha visto anche la visita di tre calciatori della prima squadra, Luca Lewis, Luigi Silvestri e Mattia Mustacchio, accompagnati dal presidente bianconero

Il progetto “Per un calcio integrato” torna a fare tappa all’Orogel Stadium. Con l’avvicinarsi della primavera sarà lo stadio ad ospitare una buona parte degli allenamenti congiunti che da cinque stagioni uniscono ragazzi con disabilità (tra gli otto e i diciott’anni) e atleti del settore giovanile bianconero. E la prima seduta al Manuzzi, svolta venerdì scorso, ha visto anche la visita di tre calciatori della prima squadra, Luca Lewis, Luigi Silvestri e Mattia Mustacchio, accompagnati dal co-presidente del Cesena Fc, Robert Lewis: una presenza che ha portato particolare fortuna ai due neo-bianconeri poi andati a segno il giorno dopo nella gara con il Siena.

Come nelle edizioni passate il progetto si avvale, oltre che degli allenatori del settore giovanile del Cesena, anche di esperti di dinamiche socio-relazionale e degli istruttori qualificati Figc messi a disposizione da Aiac (Associazione Italiana Allenatori di Calcio) Onlus. A coordinarli c’è il cesenate Massimo Buratti che dell’associazione è consigliere nazionale: “Quando il presidente Lewis ha conosciuto il nostro progetto – ha dichiarato - lo ha preso subito a cuore e ha voluto aumentare la frequenza degli allenamenti: siamo così passati da uno a due sedute settimanali ma nel futuro vogliamo crescere ancora. Nel frattempo abbiamo incrementato anche il numero dei componenti dello staff per avere un rapporto di un istruttore ogni due o tre ragazzi disabili e garantire così un lavoro qualitativamente migliore. Attualmente siamo in nove tra cui una tirocinante che farà del nostro progetto di inclusione l’argomento della sua tesi di laurea alla facoltà di science della formazione di Ferrara”.

“Un giorno al centro sportivo di Martorano – ha rivelato il co-presidente Lewis - vidi un gruppo di ragazzi disabili che si allenavano insieme ad atleti delle nostre squadre: è così che ho conosciuto il progetto e la sua unicità. E’ sempre bello scoprire le dinamiche che si creano in questi allenamenti: la condivisione di esperienze rappresenta una grande opportunità a livello relazionale sia per i ragazzi con disabilità che per quelli del nostro settore giovanile”.

Patrocinato dal Comune di Cesena, nel 2020 il programma “Per un calcio integrato” è stata insignito dei Grassroots Awards, i riconoscimenti istituiti dalla Uefa e destinati ai club che operano nel calcio di base, aggiudicandosi il premio speciale nella categoria “Miglior iniziativa su calcio e disabilità”, “per aver promosso un particolare progetto sul tema dell’inclusione dei giovani con disabilità intellettive attraverso il calcio, riuscendo così a combinare sport ed inclusione sociale”.

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