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Cronaca

Studenti del "Serra" ricevuti dall'assessore Orioli a Bologna: "I portici simbolo di bellezza e di pace"

L'ex vicesindaco nella scorsa legislatura cha illustrato l’eccezionale valore universale dei portici di Bologna, iscritti il 28 luglio 2021 tra il Patrimonio dell’Umanità Unesco

Durante il recente viaggio di istruzione della 5 Asia del’istituto tecnico economico cesenate Serra a Bologna, la classe ha avuto l’opportunità di incontrare l’assessore alla Nuova Viabilità, Infrastrutture, Vivibilità, Spazi verdi e Valorizzazione dei beni culturali del Comune, architetto Valentina Orioli, cesenate, vicesindaco nella scorsa legislatura, che cha illustrato l’eccezionale valore universale dei portici di Bologna, iscritti il 28 luglio 2021 tra il Patrimonio dell’Umanità Unesco, coronando un progetto che l’assessore ha portato avanti personalmente con grandi risultati (nella foto l’incontro con l’assessore).

“Università e portici, da sempre, sono gli elementi identitari della città - ha rimarcato l’assessore che ha ricevuto la classe a palazzo d’Accursio -. Nascono insieme nel 1100, quando Bologna, sede della prima università del mondo, allarga i muri dei palazzi per creare nuovi spazi abitativi dove ospitare studenti e professori, sorreggendoli da colonne. Si creano così questi spazi porticati semiaperti, in cui la casa si apre all’esterno verso le strade e le piazze, e nello stesso tempo lo spazio urbano entra nelle case, un luogo da percorrere e vivere protetto dalla pioggia d’inverno e dal sole d’estate, spazio di socialità dove è più facile incontrarsi, fermarsi a parlare, correre e giocare. Poi con il tempo vengono regolamentati, con uno statuto del 1288 sono resi obbligatori per qualsiasi nuova costruzione e tali da consentirne “la percorribilità di un uomo a cavallo con il cappello in testa”, poi si sviluppano, trasformano la città, attraversando epoche e stili diversi, fino ad oggi, dove 62 Km di portici abbracciano l’intera città e ne rappresentano l’elemento architettonico e spazio urbano maggiormente identitario”.

“I portici - ha proseguito l’assessore Orioli- rappresentano un luogo di interscambio di valori umani nel lungo arco temporale che dal medioevo giunge sino a noi, e insieme, elemento architettonico tipico dell’assetto urbano che ha accompagnato e si è adattato, nel tempo, alle diverse esigenze e caratteristiche storiche, raccontandole. Queste sono le motivazioni che hanno portato ad iscrivere sei tratti di portici particolarmente rappresentativi di epoche storiche diverse nel patrimonio universale Unesco”. 

"Per noi studenti - rimarca Elena Montalti, studentessa di 5Asia che ha scritto un articolo per  il giornale d'istituto sull'incontro con l'assessore Orioli - è stato bello vivere e sperimentare direttamente la bellezza dei portici passeggiando per il centro di Bologna e salendo al santuario di San Luca attraverso il più lungo porticato al mondo che parte da Porta Saragozza. Crediamo che parlare di Patrimonio dell’Umanità e di Unesco in un momento come questo segnato dolorosamente da bombe, guerra e distruzione, sia  importante. Tutelare e salvaguardare beni culturali identitari di popoli e civiltà, considerati valori umani universali, indipendentemente dallo stato territorialmente competente, rientra nel più ampio progetto di educare ad una pace che va oltre gli equilibri politici ed economici, ma che si fonda sull’educazione, la scienza, la cultura e la collaborazione tra popoli e nazioni. In Ucraina più di cinquanta siti culturali rappresentativi della storia, arte e fede del passato sono andati distrutti. Il patrimonio culturale universale non rappresenta solo la testimonianza di un popolo e del suo passato, ma assume un valore universale che va oltre ogni confine e rappresenta un bene comune di tutti e un vettore di pace per il futuro".

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