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Cronaca

Strumenti musicali, un dono d'amore unico al mondo approda al Museo Musicalia di Villa Silvia Carducci

Ben poco si sa della sua storia sino agli anni ‘20/’30 del Novecento quando fu acquistato da un importante editore per essere dato in dono a Jolanda Botti, donna di cui era follemente innamorato

È stato acquistato agli inizi del ‘900 da un editore per essere dato in dono alla donna amata e oggi è fruibile al Museo di Villa Silvia Carducci. La settecentesca dimora di Lizzano apre le porte a un nuovo strumento musicale meccanico di grande importanza storica. Costruito in Germania alla fine dell’800, gli esperti del settore ritengono che Orchestrion – questo il nome dello strumento musicale – potrebbe essere l’ultimo esemplare fin qui conservato. La macchina si attiva grazie a grandi dischi di metallo di oltre mezzo metro di larghezza e finemente decorati con aggetti che facendo vibrare centoventi lamelle producono un suono dolce e armonioso. Lo strumento è corredato di sedici dischi che suonano importanti brani d’opera di compositori italiani e stranieri. La rotazione del disco avviene tramite un grande motore a molla con caricamento a manovella.

Ben poco si sa della sua storia sino agli anni ‘20/’30 del Novecento quando fu acquistato da un importante editore per essere dato in dono a Jolanda Botti, donna di cui era follemente innamorato. Entrambi erano infatti appassionati di musica, teatro e mostre d’arte ed erano soliti visitarne in diverse città italiane, a volte anche estere. Alla morte di Jolanda lo strumento passò al cugino prediletto della donna, Roberto Botti. Per tutta la vita, sia Roberto che la moglie Silvia, hanno conservato gelosamente questo carillon rimasto nella loro casa, quale carissimo ricordo.

A causa dell’età avanzata e non avendo eredi, Silvia Botti ha deciso di donare  l'Orchestrion ad una istituzione museale che lo preservasse nel tempo. La direzione del Museo degli  strumenti musicali del Castello Sforzesco di Milano le ha suggerito di  donare il carillon alla Fondazione Franco Severi per esporlo al Museo Musicalia insieme agli altri strumenti di grande importanza storica esposti. 

Il Museo è stato pensato come un percorso in sette stanze che ripercorrono i momenti qualificanti della storia della musica meccanica. Dalla sua invenzione, alle diverse tappe del suo svilupparsi e imporsi nella società, fino al declino dovuto alla comparsa del grammofono e degli altri mezzi moderni di diffusione sonora. Per visite e altre informazioni contattare lo 0547 323425 oppure consultare il sito https://www.museomusicalia.it/. 

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