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Cronaca Cesenatico

La storia e il mito nei parchi: ecco la rosa dedicata ad Anita Garibaldi

La rosa è stata dunque scelta quale simbolo per diffondere ovunque le virtù di Anita, poiché essa incarna valori affini in tutto e per tutto

Il 7 agosto scorso, in occasione delle celebrazioni che il Comune di Cesenatico e l’Associazione Nazionale Veterani e Reduci Garibaldini annualmente dedicano a Giuseppe Garibaldi, era presente una delegazione dell’Ente Morale Museo e Biblioteca Renzi del Comune di Borghi che ha presentato un progetto molto interessante e ambizioso sostenuto dall'Associazione Nazionale Veterani e Reduci Garibaldini inteso a divulgare in Italia e nel mondo l’immagine di Anita Garibaldi, l’eroica consorte del Generale che visse i suoi ultimi giorni proprio in terra di Romagna, durante l’estenuante Trafila che si sviluppò dai territori di Borghi e Sogliano attraverso i Comuni del Rubicone fino a Cesenatico.

Presenti il presidente Nevio Magnani e il direttore del museo Andrea Antonioli con i suoi collaboratori, Alessandro Ricci e Giampaolo Grilli, che hanno illustrato il progetto che nasce da un ibrido di rosa chiamata “Anita Garibaldi” di proprietà dell’Istituto Tecnico Statale “Garibaldi-Da Vinci” di Cesena donata dal celebre ibridatore Giulio Pantoli di Castiglione di Ravenna. La rosa è stata dunque scelta quale simbolo per diffondere ovunque le virtù di Anita, poiché essa incarna valori affini in tutto e per tutto all'eroina, come fedeltà, la purezza, l’integrità morale, il senso del dovere, il rispetto verso il prossimo e l’amore per la Patria  e le istituzioni e la libertà dei Popoli. La rosa di Anita potrà essere così distribuita col suo marchio e piantata in tutti i parchi e giardini intitolati a lei ed anche al Generale in Romagna, in Italia e nel mondo, con eventi, opuscoli ed apparati che ne metteranno in luce la storia e il mito, proprio quale tributo in onore della grande eroina che la Romagna ha sempre amato e adottato.

Il progetto, curato da Antonioli, Ricci e Grilli del Museo e Biblioteca Renzi e con la collaborazione dell'Istituto Tecnico “Garibaldi-Da Vinci”, è stato già posto all'attenzione dell'Unesco e del Ministero dei beni Culturali e vede la collaborazione dell’Anvrg., dell’Istituto Beni Culturali della Regione Emilia-Romagna, del Capanno Garibaldi, del Museo del Risorgimento di Bologna e del Museo della Linea Christa di Sogliano al Rubicone e coinvolge direttamente i Comuni delle terre della Trafila, compresa la Repubblica di San Marino; esso è stato ideato dal Museo e Biblioteca Renzi con, in seguito al grande successo dell’evento organizzato il 19 marzo di quest’anno dai Comuni di Borghi e Sogliano, per ripercorrere la Trafila e che è culminato con l’inaugurazione a Sogliano al Rubicone di un giardino intitolato ad Anita e con l’organizzazione di un Convegno al Museo e Biblioteca Renzi di San Giovanni in Galilea con la partecipazione e l’incontro commovente avvenuto per la prima volta tra la professoressa Annita Garibaldi Jallet (discendente diretta di Garibaldi nonché presidente dell'Anvrg) e dei discendenti diretti di coloro che guidarono e salvarono l’eroe dei due mondi dalle truppe austriache il 1° agosto 1849, oltre che la presentazione del volume “Garibaldi nelle terre del Rubicone” che ha visto la collaborazione di diversi studiosi non solo dal punto di vista storico-documentario, ma anche sotto altri aspetti (letterario, scientifico, ambientale e paesaggistico) trattando i luoghi che Garibaldi ha attraversato in quei drammatici giorni.
 

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