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Cronaca

Avvocato muore nella notte nell'auto che finisce in fondo al porto canale

E’ finito con la sua auto in fondo al porto-canale, nel centro storico di Cesenatico, in questi giorni allestito a festa con mercatini e luminarie, ed ancora più pittoresco. Il “tuffo” non gli ha dato scampo

E’ finito con la sua auto in fondo al porto-canale, nel centro storico di Cesenatico, in questi giorni allestito a festa con mercatini e luminarie. Uno scenario pittoresco che stride con la tragedia che si è verificata nel corso della notte: la morte di Ettore Bontempi, avvocato riminese di 59 anni, annegato nelle acque del porto canale dopo un "tuffo" della sua auto, una Bmw serie 5, al termine del lungomare. Ai soccorritori non è rimasto altro da fare se non il laborioso recupero dell’auto e del cadavere, anche con l'ausilio dell'attrezzatura di un peschereccio.

E’ quanto capitato alcuni minuti prima della mezzanotte tra domenica e lunedì a Cesenatico, nel Lungomare Ponente. E’ qui, al termine della strada che si “blocca” proprio davanti al porto-canale che è avvenuto il fatto. L’auto è finita nell’acqua gelida del fosso Venarella, ormai vicinissimo alla sua foce nel mare, nell’area portuale di Cesenatico. In quel momento su tutto il territorio insisteva una nebbia molto fitta. Visto l'orario e le condizioni meteo non c'erano molte persone in giro, ma alcuni testimoni parlano di una partenza da ferma della macchina, quindi una forte accelerata verso l'acqua. Non sono stati individuati segni di frenata.

Auto nel porto canale (Foto Sapone)

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Sul  posto per il recupero della salma si sono portati i vigili del fuoco con il nucleo specializzato di sommozzatori proveniente da Bologna e altre 4 squadre, intervenute da Cesena, Forlì e da Cesenatico. Il veicolo è stato recuperato intorno alle 2 di notte con dentro il corpo dell'avvocato 59enne. Sul posto per i rilievi erano presenti i carabinieri e la Capitaneria di Porto, che ha proceduto ai rilievi. Quest'ultima deve in particolare definire se si è trattato di un incidente, eventualmente dovuto ad un malore, o, come appare possibile vista la dinamica, un suicidio. Un gesto estremo che comunque arriverebbe senza avvisaglie relative ad un precedente malessere o altri tipi di difficoltà da parte dell'avvocato. Non è stato nenche lasciato un biglietto di addio e di motivazione del gesto. L'uomo, invece, ha cenato a Cesenatico, ha trascorso del tempo sempre a Cesenatico (gli inquirenti sono al lavoro per capire cosa abbia fatto tra la cena e la morte) e poi, sempre nella zona del porto si è messo al volante della sua auto, in una zona che conosceva, anche nelle sue insidie, come per esempio può essere considerato l'accesso senza protezioni alla banchina.

Il traffico dei pescherecci in entrata e in uscita dal porto è rimasto paralizzato per circa un'ora e mezza, per consentire il recupero dell'autovettura in fondo al canale di accesso al porto.

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