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Cronaca San Mauro Pascoli

Falso profilo Facebook, pedinamenti e danni: la donna stalker non può avvicinarsi all'ex "amico"

Gli uomini dell'Arma lunedì scorso hanno eseguito un'ordinanza di applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento, firmata dal giudice per le indagini preliminari Giorgio Di Giorgio

LE ACCUSE - La donna, spiegano gli inquirenti, "è accusata di aver commesso atti persecutori reiterati nei confronti dell’uomo, abitualmente molestato e minacciato dalla stessa". Quest’ultima, a seguito del tentativo di allontanamento da parte della vittima a causa di continue telefonate e richieste di denaro, ha contattato anche i colleghi di lavoro dell’uomo, e in due occasioni si è presentata anche nella sua abitazione pretendendo di parlare con la moglie dello stesso e più volte è transitata in auto davanti casa e altri posti frequentati dalla vittima.

ATTI PERSECUTORI - Inoltre, avrebbe danneggiato in più occasioni l’auto dell'amante, forandone le gomme e rigandone la fiancata. E quindi ha creato un profilo Facebook falso tramite il quale ha tentato di mettersi in contatto con l’uomo. In un’occasione, hanno appurato gli inquirenti, lo ha anche inseguito dal barbiere con la scusa di prendere un appuntamento anche per sé.

Così facendo, spiegano i militari, "ha dato così luogo ad un sistema di comportamenti persecutori tali da generare nell’uomo un costante stato di ansia, vivendo nel costante timore di incontrare la donna per strada o nei pressi della propria abitazione, temendo anche per la salute di sua moglie". E' stato così imposto all’indagata l’obbligo di mantenere una distanza di almeno 500 metri dalla vittima, con contestuale divieto di comunicare in qualsiasi modo con l’uomo ed in caso di violazione delle prescrizioni potrà essere applicata una misura più grave, compresa la custodia cautelare in carcere. La donna è assistita dall'avvocato Paola Mengozzi di Forlì.

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