Spreco alimentare, ristoratori cesenati in campo con il family bag

Anche nel territorio cesenate la lotta allo spreco alimentare ora ha un’arma in più e i ristoratori sono pronti a dare il loro fattivo contributo. Con la legge approvata definitivamente dal Senato nei giorni scorsi è entrato in vigore uno strumento per gestire le eccedenze alimentari (ma riguarda anche farmaci e vestiario), recuperandole e donandole ad associazioni ed enti che sostengono le fasce più deboli e bisognose della popolazione.

"Coinvolto è anche il settore della ristorazione, - dice il presidente Fipe ristoratori cesenate Vincenzo Lucchi - con i clienti che potranno chiedere la family bag per portare a casa il cibo non consumato. Ristoranti, mense, bar potranno recuperare gli avanzi che sono stimate in Italia in oltre 12 miliardi di derrate alimentari, le quali, anziché finire nell’immondizia diventeranno risorse a disposizione della comunità e, in particolare, delle fasce più deboli della popolazione”.

“Fipe cesenate - prosegue Lucchi - è inoltre particolarmente soddisfatta della  approvazione di un provvedimento che semplifica le procedure per certificare di fronte al fisco le donazioni di alimenti: non a caso ha visto approvare un suo emendamento che consente di indicare sulla bolla di accompagnamento il solo peso di ciò che si dona invece della descrizione analitica. Inoltre l’adozione del cosiddetto doggy bag consentirà a ristoranti e pizzerie di dare la possibilità ai clienti di portarsi a casa quel che hanno ordinato e non interamente consumato, una pratica informale già invalsa in alcune circostanze e che ora diventerà più estesa”.

"Fipe - conclude il presidente cesenate Lucchi – dà la propria disponibilità per collaborare con i comuni che coglieranno al balzo l'adozione della nuova normativa per premiare con la riduzione della Tari le imprese più virtuose”.