Droga spedita via corriere espresso e pagata in bitcoin, il business valeva 24mila euro alla settimana
Tutto aveva avuto inizio quando i detective erano venuti a conoscenza che in un esercizio pubblico di Cesenatico era arrivato un involucro sospettato di contenere sostanza stupefacente.
Arrestato anche il ?mittente? del pacco di droga pagato in bitcoin. E' il seguito dell'attività di indagine della scorsa settimana da parte dagli agenti del Posto di Polizia di Cesenatico, al comando del sostituto commissario Paolo Di Masi. Tutto aveva avuto inizio quando i detective erano venuti a conoscenza che in un esercizio pubblico di Cesenatico, che funge anche come indirizzo di consegna pacchi per uno dei tanti spedizionieri, era arrivato un involucro sospettato di contenere sostanza stupefacente.
Un 20enne di origine magrebina, ma cittadino italiano, residente a Valverde, era stato arrestato, con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, in quanto il pacco conteneva una busta sottovuoto di marijuana per circa 94 grammi ed un?altra bustina con all?interno dell?estratto di cannabis per altri 0,73 grammi netti, il tutto nascosto tra zucchero e altri alimenti. Il giovane, anche per attenuare la sua posizione, ha ammesso che la droga era per lui, negando però di conoscere il mittente. Sembra che il giovane abbia effettuato l?ordine di spedizione, e non era il primo, utilizzando un social network tramite una chat apposita ed il pagamento sia avvenuto utilizzando criptovaluta ?Bitcoin? (per un equivalente intorno ai 450 euro circa). Mentre per quanto riguarda le consegne il giovane si era servito di negozi diversi in città proprio per sviare eventuali controlli di polizia.
Ma gli investigatori del Posto di Polizia di Cesenatico, dopo l?arresto, hanno svolto una prima immediata attività di indagine improntata a scoprire chi fosse il mittente del pacco contenente la droga e da dove essa provenisse. Si è scoperto così che lo stupefacente aveva come punto di partenza la città di Perugia e pertanto è stata allertata la Squadra Mobile di quella città che si è messa immediatamente sulle tracce dello spacciatore riuscendo ad individuarlo e predisponendo un servizio ad hoc per prenderlo con le mani nel sacco.
Si è scoperto che si tratta di uno studente fuori corso e fuori sede di 27 anni, italiano incensurato sospettato di spacciare droga attraverso corrieri espressi e con ordinazioni on-line. Ricevuti gli ordini preparava i pacchi con hashish e marijuana e li spediva ai clienti ottenendo il pagamento attraverso dei bonifici, sempre on-line. Quando è stato bloccato dalla Polizia di Perugia il giovane stava per spedire una ventina di pacchi tutti contenenti droga. All?interno dell?abitazione la polizia di Perugia ha rinvenuto 5 chili e mezzo tra marijuana e hashish. Stando alle prime ricostruzioni, il business fruttava, con una spedizione di circa 40 plichi a settimana, un introito di 24 mila euro . Anche il 27enne è stato tratto in arresto.