Spaccio di cocaina, scambio sospetto all'ombra del Grattacielo: arrestato e condannato il pusher

Il personale della Polizia di Stato di stanza a Cesenatico, nel primo pomeriggio di mercoledì 17 agosto, ha arrestato un cittadino albanese 29enne per detenzione e spaccio di cocaina. Sono stati sequestrati oltre tre grammi di sostanza stupefacente, materiale per il confezionamento, circa mille euro, provento dell’attività illecita di spaccio, nonché due cellulari utilizzati per fissare gli appuntamenti con gli acquirenti. Gli agenti, qualche giorno prima, avevano ricevuto notizia di probabile attività di spaccio nella zona dei Giardini a Mare e in particolare del Grattacielo/Piazza Andrea Costa.

Nel primo pomeriggio del 17 è stato pertanto predisposto un apposito servizio di appostamento che ha permesso ai poliziotti di assistere allo scambio, proprio sotto al grattacielo, tra una ragazza tossicodipendente e un giovane cittadino albanese. La donna, dopo essersi seduta a fianco del ragazzo, ha ricevuto da questi alcuni involucri bianchi tipo confetti, mentre lei gli ha consegnato alcune banconote. Effettuato lo scambio, mentre i due si stavano allontanando in direzioni opposte, gli agenti li hanno bloccati. La ragazza ha immediatamente consegnato i tre involucri termosaldati contenenti la sostanza stupefacente (circa un grammo e mezzo), risultata, da successivo esame narcotest, cocaina; l’albanese ha cercato di disfarsi di un pacchetto di sigarette gettandolo in una aiuola. Il gesto non è tuttavia sfuggito agli agenti che hanno immediatamente recuperato il pacchetto, all’interno del quale erano contenute altre tre dosi di stupefacente e la somma di denaro appena ricevuta. La perquisizione della camera dell’hotel ove alloggiava, ha permesso di recuperare altri 700 euro, nascosti nella federa di un cuscino, materiale per il confezionamento delle dosi e il taglio dello stupefacente.

In base alla ricostruzione della Polizia è emerso che il cittadino albanese da diverso tempo spacciava stupefacente, come poi confermato dalle testimonianze assunte da numerosi acquirenti. All’esito dell’attività info-investigativa, si è proceduto all’arresto. Il pubblico ministero di turno della Procura della Repubblica di Forlì, Federica Messina, sposando la tesi degli investigatori di Cesenatico, ha disposto di trattenere l’arrestato nelle celle di sicurezza del Commissariato di Polizia di Cesena, in attesa della convalida che si è svolta giovedì davanti al giudice Marco Mazzocco che, oltre a convalidare l’arresto, ha disposto nei suo confronti il divieto di dimora nel comune di Cesenatico e, riconoscendo il vincolo della continuazione dei reati contestati all’albanese, ha applicato la pena di anni 1 di reclusione e 2000 euro di multa.