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Cronaca

Sostegno alle persone più vulnerabili, dal Pnrr arrivano oltre 3,5 milioni di euro. Finanziato anche l'emporio solidale

“Con l’ottenimento di queste fondamentali risorse l’ambito dei Servizi sociali del nostro distretto territoriale raggiunge un risultato importante"

Potenziamento del welfare, assistenza a domicilio, politiche per l’infanzia, housing temporaneo, disabilità. Su otto progetti presentati dall’Unione dei Comuni della Valle del Savio nell’ambito della Missione 5.2.1 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), relativa all’area Servizi Sociali, Disabilità e Marginalità Sociale, ne sono stati finanziati sei per un totale di 3.541.000,00 euro. Si tratta di progetti che guardano alla Cesena del futuro e alle diverse fasce della popolazione, dai minori agli anziani, con un’attenzione particolare alle disabilità, all’inclusione e alle marginalità.

“Con l’ottenimento di queste fondamentali risorse – commentano il Presidente dell’Unione Valle del Savio Enzo Lattuca e l’Assessora ai Servizi per le Persone e le Famiglie del Comune di Cesena Carmelina Labruzzo – l’ambito dei Servizi sociali del nostro distretto territoriale raggiunge un risultato importante che consente agli uffici di mettersi subito a lavoro per la definizione dei progetti esecutivi relativi a ciascuna area di riferimento. Dopo aver dato avvio alla co-programmazione coinvolgendo tutti gli enti del Terzo settore che operano nei Comuni della Valle del Savio e aver definito con loro i progetti di massima, adesso abbiamo tutte le condizioni per sostenere ulteriormente le aree più fragili e con maggiori bisogni e per intervenire a sostegno della vita e del lavoro delle persone con disabilità. Tra i progetti finanziati c’è anche Epico., l’emporio solidale, un presidio essenziale che manca nella nostra città e che presto, grazie a queste risorse, nascerà insieme alla stazione di posta, hub di riferimento per l’intera comunità e per le persone che vivono in situazioni di vulnerabilità”. “Al momento – proseguono Lattuca e Labruzzo – tra i progetti presentati non hanno ottenuto finanziamenti i due relativi all’autonomia delle persone anziane non autosufficienti e a forme di sostegno agli operatori sociali per contrastare il fenomeno del burn out. Auspichiamo che entrambi, presentati insieme all’Unione Rubicone e Mare e a Forlì, possano essere sostenuti dalle risorse del PON inclusione, la misura di contrasto alla povertà rivolta alle famiglie in condizioni economiche disagiate in cui siano presenti persone minorenni, figli disabili o donne in stato di gravidanza accertata”.

I progetti finanziati nell’ambito della Missione 5.2.1 del Pnrr forniscono alcune risposte rispetto ai bisogni emersi in piena pandemia e prevedono interventi di rafforzamento dei servizi sociali a favore della genitorialietà, e dunque delle famiglie, della domiciliarità e a supporto dei nuclei difficoltà, soluzioni alloggiative diffuse e servizi socio-assistenziali domiciliari per favorire la deistituzionalizzazione, nonché forme di sostegno agli operatori sociali per contrastare il fenomeno del burn out e iniziative di housing sociale di carattere sia temporaneo che definitivo. I progetti infatti affrontano anche il tema della povertà estrema, attraverso la misura “housing first”, la quale prevede che vengano attivati progetti personalizzati per ogni singola persona/famiglia con programmi di sviluppo personale per raggiungere un maggior livello di autonomia. 

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