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Cronaca

"Sono attore dilettante e pittore professionista": un libro su Dario Fo, 'maestro dei pennelli'

Si tratta di 192 pagine dove l'autore-curatore ha rappresentato le opere del premio Nobel da lui donate al proprio padre Primo Grassi

Presentato sabato nello spazio pubblico dell'Officina dell'Arte di Cesena l'opera redatta da Fabri Grassi ”Dario Fo, il Maestro dei pennelli. Come il premio Nobel dipingeva il suo teatro attraverso 70 opere inedite” per le edizioni Il Randagio di Giovanni Scarfoglio. Si tratta di 192 pagine dove l'autore-curatore ha rappresentato le opere del premio Nobel da lui donate al proprio padre Primo Grassi.

Dario Fo ebbe sempre un rapporto privilegiato con Cesenatico di cui amava il clima e la naturale cordialità dei romagnoli, tanto da mettere casa a Sala di Cesenatico dove passava gran parte dell'estate. Per questo stabilì solidi rapporti con Primo Grassi, sindaco repubblicano della città rivierasca negli anni 1956-57 e pioniere dei manager pubblici del turismo, soggiornando in casa sua prima di acquistare un'abitazione e donandogli molte delle sue opere che ora sono rappresentate dal figlio nel volume riccamente illustrato.

Proprio i lavori di Fo sono significativi dei suoi spettacoli teatrali perchè ognuno rappresenta il primo input di ciò che sarà sul palco. Il premio Nobel usava questa tecnica per rappresentare su carta le luci, i colori, i protagonisti, i costumi di quanto, in coppia con Franca Rame, realizzava poi per il suo spettacolo. All'evento, seguito da un folto pubblico ha presenziato l'autore che ha narrato del rapporto che intercorreva tra Primo Grassi e Dario Fo e nello stesso tempo fra lui e il figlio Jacopo.

“Le opere – ha sottolineato Grassi – sono l'inizio e se vogliamo il compendio dell'attività teatrale di Fo. Quelle che ho portato a stampa nel volume sono rappresentative del modo di lavorare dell'attore e nello stesso tempo le note e gli aneddoti che ho aggiunto a ogni opera singola spiegano il tutto”.

Alla manifestazione era presente il critico d'arte Orlando Piraccini che per primo ha catalogato tutte le opere in possesso di Fabio Grassi. “Devo far notare – ha evidenziato Piraccini – che Dario Fo prima di essere deduce dal fatto che negli anni '40 dello scorso secolo ha frequentato l'Accademia Artistica di Brera. Il matrimonio con Franca Rame, lei si figlia di una grande famiglia di teatranti, ha suggellato un connubio artistico teatro – arte che ha generato il fenomeno Dario Fo che resta una pietra miliare della cultura italiana”.

L'opera a stampa rappresenta settanta opere uniche che il maestro realizzo' quando era ospite di casa Grassi. A proposito l'autore del volume ha evidenziato come spesso Dario Fo commentasse:” Sono attore dilettante e pittore professionista".

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