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Soccorsi all'ultimo minuto dietro muri di neve. Le storie

«Pensavamo di farcela, ma non ne siamo più sicuri, veniteci a prendere!». Telefonate così ne sono giunte parecchie nelle ultime ore al centro della protezione civile di Cesena

«Pensavamo di farcela, ma non ne siamo più sicuri, veniteci a prendere!». Telefonate così ne sono giunte parecchie nelle ultime ore al centro della protezione civile di Cesena. Il telefono diventato ancora più bollente in vista della nuova perturbazione. Tra le zone colpite dall'ondata bianca ci sono Formignano e Tessello: sono state letteralmente ricoperte da un metro e ottanta di neve. Sul posto è intervenuto in soccorso il gatto delle nevi dei vigili del fuoco di Belluno. Davanti a loro un panorama da settimana bianca.

Basti pensare che solo domenica è stato possibile ristabilire il contatto con oltre ottanta famiglie rimaste isolate sulle colline. In particolare sono state evacuate diciannove persone fra Tessello e Formignano; tra queste c'era anche la famiglia di mamma Patrizia. Con un handicap ad un braccio, era chiusa nella propria abitazione da martedì. Con lei c'erano il marito, che è sulla sedia a rotelle, e quattro figli tra gli otto e i tredici anni.

Erano completamente isolati visto che tra loro e la strada principale c'era un muro di due metri di neve in altezza per cinquecento metri di lunghezza. Un varco che è stato aperto dal gatto delle nevi che li ha prelevati e portati nel centro di raccolta più vicino. Ma non è l'unico caso di emergenza. I soccorritori hanno fatto tappa anche a Roncofreddo dove una famiglia con un bambino cardiopatico di cinque anni e una donna in cinta erano bloccati in casa da cinque giorni e a secco di viveri.

I vigili del fuoco hanno impiegato una fresa che, dopo ore, si è aperta un varco nel metro e ottanta di neve. Ma le difficoltà si sono registrate anche in città vicino al centro dove gli uomini della protezione civile sono intervenuti per liberare l'accesso all'abitazione di una donna che, essendo oltre il nono mese di gravidanza, poteva partorire da un momento all'altro. Ma la neve pressata davanti alla sua abitazione era talmente compatta che è stato necessario l'intervento dei mezzi per liberarla.

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