rotate-mobile
Cronaca

"Sit in per dire no alla vendita di immobili pubblici"

Un sit in di protesta per dire no alla vendita di immobili di proprietà comunale. E' organizzato dal comitato Difesa Sociale che scrive: “Nel piccolo condominio di Viale Mazzoni 24, è presente un alloggio di proprietà comunale"

Un sit in di protesta per dire no alla vendita di immobili di proprietà comunale. E' organizzato dal comitato Difesa Sociale che scrive: “Nel piccolo condominio di Viale Mazzoni 24 (all'esterno del quale si terrà il sit in previsto per le ore 12), è presente un alloggio di proprietà comunale, da sempre destinato all'Edilizia Residenziale Pubblica: il Consiglio Comunale di Cesena – su proposta della Giunta Comunale del sindaco Lucchi – ha approvato la vendita di diversi alloggi popolari”.

“Perché la necessità di vendere  immobili ed aree verdi? - si interrogano - La risposta sta nella necessità del Comune di Cesena di fare cassa, visti i tagli ai trasferimenti dello Stato a causa del “Patto di Stabilità” imposto dal pacchetto di leggi coordinate, sia nazionali che dei trattati/accordi eurozona, che impongono tagli alle spese anche agli Enti Locali. Gli amministratori locali ritengono di non dover mettere in discussione i piani imposti dai trattati europei; anzi, il PD e SEL nel corso delle primarie, hanno sottoposto ai cittadini il loro programma di adesione a queste leggi che strozzano la spesa sul sociale. Nello stesso tempo, la volontà del Comune di Cesena è quella di non mettere in discussione un impianto di bilancio che sacrifica e abbandona i servizi sociali, scolastici, alle famiglie, agli indigenti, il trasporto pubblico, mentre si favoriscono e si favoriranno sempre più opere pubbliche, grandi e piccole - spesso inutili - che reperiscono fondi fin dal livello europeo (dalla BEI) da riversare nelle tasche di società private appaltatrici. In queste scelte vi è il concorso dei poteri finanziari, assicurativi, delle multinazionali private e del "potere del cemento".

“La situazione – conclude -  degli alloggi sociali a Cesena si fa intanto drammatica. Ad oggi, 500 famiglie sono in attesa di un alloggio di Edilizia Residenziale Pubblica; i progetti comunali di "social housing" si rivolgono a fasce di reddito medio-alte in grado di acquistare l'alloggio; vi sono state 130 richieste di sfratti, di cui oltre 70 già eseguite e più di 50 in procinto di esserlo. I dati ufficiali, che non possono rappresentare anche la realtà sommersa esistente, contano almeno 10 persone senza famiglia che dormono all'aperto, nel freddo invernale, mentre neanche la Caritas riesce a farvi più fronte e mentre Cesena continua a non essere dotata di un dormitorio permanente a disposizione di chi, a causa della "crisi" imposta dall'austerità del governo Monti e dei suoi complici, stenta a sopravvivere”.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Sit in per dire no alla vendita di immobili pubblici"

CesenaToday è in caricamento