Più sicurezza sulle strade dei quartieri Cervese Nord, Cervese Sud e Ravennate
"Da anni il progetto-sicurezza dei Quartieri è un caposaldo irrinunciabile della programmazione dell’amministrazione comunale", affermano gli amministratori
CERVESE SUD - Nel quartiere Cervese Sud, invece, è stato sistemato il tratto di pista ciclabile lungo la via Cervese, nel tratto che corre fra via Arzignano e via Camisano (in tutto poco più di un chilometro), provvedendo alla sua asfaltatura e alla sostituzione delle rampe e dei cordoli danneggiati. Si è intervenuti anche sull’attraversamento pedonale posto in via Assano, all’altezza del percorso che porta al centro Montefiore, con la costruzione di . un’isola spartitraffico centrale, di colonnine luminose con freccia direzionale e sentinella lampeggiante. Per risolvere i problemi dell’incrocio fra via 25 Aprile e via Vigne, dove spesso le auto parcheggiano all’interno della zona zebrata ostruendo la visibilità ai veicoli, è stato allargato il marciapiede, in modo da impedire la sosta impropria in quel punto. Sempre in zona Vigne è stato modificato il parcheggio di via Fratelli Cervi, riducendo le dimensioni dell’aiuola centrale e riorganizzando gli spazi di sosta: questo ha permesso di aggiungere una mezza dozzina di stalli per le auto.
RAVENNATE - Infine, nel quartiere Ravennate si è proceduto a mettere in sicurezza l’ingresso a Borgo Ronta, creando una chicane, allargando il marciapiede esistente e rettificando le isole di traffico presenti in modo tale da rallentare la velocità di chi svolta verso l’abitato. Inoltre, sono stati installati tre rilevatori di velocità ( in all’altezza della scuola di Ronta, all’ingresso del centro abitato di S.Martino in Fiume e in via Cerchia di S.Martino) e sono stati inseriti dei dossi per rallentare la velocità in via Don Eugenio Medri e in via Tancredi Galimberti. A completare il quadro, il ripristino della via Fornasaccia, chiusa per molti mesi per la presenza di uno smottamento provocato dall’ondata di maltempo dello scorso anno. L’intervento si è rivelato complesso perché il problema non era solo di cedimento stradale, ma soprattutto di erosione fluviale. Così, oltre a ricostruire la sede stradale, si è dovuto provvedere a riprofilare il versante, realizzando pendenze che ne garantiscano la stabilità complessiva.