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Cronaca

Sicurezza stradale, in Emilia Romagna salvate oltre mille vite in dieci anni

L'Emilia-Romagna (-51%) e le Province della Costa emiliano-romagnola (-54%) hanno raggiunto l’obiettivo europeo del dimezzamento delle morti, arrivando a salvare nella nostra Regione circa 1.000 vite in 10 anni

Nel decennio 2001-2010 in Italia si è registrata una riduzione del 43% della mortalità da incidente stradale, un dato in linea con la media europea, mentre l’Emilia-Romagna (-51%) e le Province della Costa emiliano-romagnola (-54%) hanno raggiunto l’obiettivo europeo del dimezzamento delle morti, arrivando a salvare nella nostra Regione circa 1.000 vite in 10 anni. Sono questi i primi dati emersi nel corso del convegno organizzato dall’Ausl di Cesena dal titolo “Sicurezza stradale nelle province della costa emiliano romagnola: dalla lettura dei dati alle azioni di promozione”, che si è svolto venerdì 14 giugno al Centro Servizi di Area Vasta Romagna a Pievesestina di Cesena.

Il convegno – rivolto agli operatori dei Dipartimenti Territoriali delle Ausl della costa emiliano romagnola, agli operatori di Pronto Soccorso, ai funzionari dei settori infrastrutture e mobilità dei Comuni e agli operatori delle Forze dell’ordine – è stato organizzato allo scopo di promuovere la sicurezza stradale evidenziando quali possono essere le strategie per contrastare gli incidenti nei prossimi anni e quali le azioni di prevenzione più efficaci.

Nel corso dell’incontro sono stati presentati i dati del Rapporto “Sicurezza stradale nelle Province della Costa emiliano-romagnola: risultati raggiunti e nuove sfide” realizzato dalle Aziende Usl di Cesena, Ferrara, Forlì, Ravenna e Rimini, che descrive il fenomeno dell’incidentalità sul territorio locale, gli effetti sanitari ad esso correlati e come negli anni si sia riusciti a ridurre l’incidenza di questo problema, grazie anche all’entrata in vigore di alcune norme del codice stradale.   

In seguito all’introduzione della legge sull’obbligo di uso del casco anche da parte dei maggiorenni e della legge sulla patente a punti si è registrata a livello nazionale e regionale una riduzione della mortalità da incidente stradale, tuttavia in particolare nei territori della costa emiliano romagnola gli incidenti stradali hanno ancora un’incidenza rilevante e costituiscono un grave problema di sanità pubblica, poiché rappresentano la principale causa di morte e disabilità acquisita sotto i 40 anni.

La mortalità da incidente stradale
I residenti nelle province della costa mostrano una percentuale di rischio di mortalità per incidente stradale più elevato rispetto alla media regionale. A Ravenna si registra il dato statisticamente più significativo (+61%), Forlì ha un eccesso di rischio pari al +33%, Cesena del +11%, mentre Rimini con un -18% presenta un rischio più basso di quello regionale.

I decessi da Incidente stradale sono più frequenti negli uomini (3 uomini rispetto a 1 donna) e in alcune classi d’età  (15-30 anni e oltre 70 anni).

Gli utenti deboli sulla strada
Circa un terzo dei decessi per Incidente stradale nei residenti in Area Vasta Romagna coinvolge gli utenti deboli della strada: pedoni (18%) e ciclisti (18%). Il numero dei pedoni e ciclisti deceduti cresce all’aumentare dell’età, in particolare nelle classi d’età sopra ai 65 anni. In entrambi i casi comunque i dati di decessi a livello nazionale sono in diminuzione, seppure in misura minore rispetto alle altre categorie di utenti della strada. A seguito dell’introduzione dell’obbligatorietà dell’uso del casco nel 2000, la mortalità nei motociclisti si è significativamente ridotta.

I ricoveri da incidente stradale
Dal 2000 al 2011 il numero di ricoveri da Incidente stradale è in diminuzione consistente sia in Regione, sia nelle Province della Costa.

Una quota non trascurabile dei ricoveri da Incidente stradale coinvolge persone non residenti: 15% in Regione e 17% in Area Vasta Romagna. I residenti nelle Province della Costa rispetto al resto della Regione mostrano eccessi di rischio di ricovero per Incidente stradale del 59% in Area Vasta Romagna e del 33% a Ferrara; nelle Ausl di AVR l’eccesso di rischio è pari all’85% a Ravenna, al 56% a Rimini, al 40% a Forlì e del 36% a Cesena.

I ricoveri da Incidente stradale sono più frequenti negli uomini (64% rispetto al 36% nelle donne), con un rapporto tra i sessi di 2:1. L’analisi dei Tassi età-specifici mostra due classi d’età maggiormente interessate (15-34 anni e 75+ anni) in entrambi i sessi.

L’Incidente stradale è la principale causa dei ricoveri per Trauma grave (oltre i due terzi dei casi nelle Province della Costa). La maggior parte dei Traumi gravi in Area Vasta Romagna viene assistita a Cesena, coerentemente con l’organizzazione Hub and Spoke.

Nelle Province della Costa i Tassi di ricovero per Trauma grave da Incidente stradale variano da 11 a 18 ricoveri per 100.000 residenti, quelli per Grave Cerebrolesione acquisita da 2 a 4.

Gli accessi in PS da incidente stradale
Nel 2011 gli accessi al Pronto Soccorso da Incidente stradale sono stati oltre 34mila nelle Province della Costa e rappresentano circa il 5% degli accessi totali.
Gli accessi sono più frequenti nel periodo maggio-agosto e nelle ore diurne; il sabato e domenica aumentano gli accessi notturni.
Nel 2011 si sono registrati 22 accessi ogni 1.000 residenti  in Area Vasta Romagna e 17 a Ferrara.
Gli accessi sono più frequenti negli uomini (+30%). In tutte le Ausl si registra un picco nelle classi d’età più giovani (15-30 anni).

Azioni di Prevenzione realizzate a livello locale
L’azione del Dipartimento di Sanità Pubblica, con la collaborazione dei diversi attori sociali del territorio, oltre alla descrizione e analisi dei dati, è orientata alla valutazione dei rischi per la Sicurezza Stradale nella pianificazione urbanistica, a promuovere la cultura della Sicurezza stradale nella popolazione e a facilitare la riduzione dei comportamenti a rischio attraverso campagne comunicative ed interventi di educazione alla salute mirati con azioni di provata efficacia. Ad esempio, da anni si svolge sul territorio il progetto Allacciali alla vita, che vede la collaborazione delle Aziende Usl con Comuni, Polizie Municipali e Scuole, al fine di incrementare l’utilizzo dei dispositivi di sicurezza per i bambini in auto. Il progetto prevede azioni di informazione alla popolazione attraverso materiale informativo o in momenti dedicati, come i corsi di preparazione alla nascita o il bilancio di salute, e incontri diretti di sensibilizzazione con i genitori dei bambini che frequentano asili nido, scuole per l’infanzia e scuole primarie.

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