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Cronaca

Sistemi di allarme, telecamere e porte blindate: Cesena mette al sicuro i suoi beni culturali

A fare il punto della situazione, con una lettera inviata ai consiglieri comunali, è il sindaco Paolo Lucchi che in questo modo ha voluto rispondere anche alle varie richieste di informazione sulla sicurezza dei luoghi dell'arte cesenate

Sistemi d’allarme, porte blindate, telecamere di sorveglianza: questi gli strumenti ai quali il Comune di Cesena affida  la protezione dei suoi beni culturali, a cominciare dalla Biblioteca Malatestiana e dalla Pinacoteca. A fare il punto della situazione, con una lettera inviata ai consiglieri comunali, è il sindaco Paolo Lucchi che in questo modo ha voluto rispondere anche alle varie richieste di informazione sulla sicurezza dei luoghi dell’arte cesenate ricevute dopo i recenti furti messi a segno nella chiesa di S. Vincenzo a Modena e al Castello Sforzesco di Milano.

"Tutti gli edifici comunali adibiti a funzione "culturale" della nostra città, sono dotati di un sistema di allarme anti infrazione, tarato con una sensibilità elevata e collegato alla centrale operativa dell’istituto di sorveglianza convenzionato con il Comune - esordisce Lucchi -. Quando il sistema va in allarme, l’istituto di vigilanza viene istantaneamente ed automaticamente allertato e, come prevede la convenzione, oltre ad avvertire il dirigente del settore Cultura, esegue immediati controlli interni ed esterni all’edificio, avvertendo le Forze dell’Ordine qualora vengano rilevate situazioni sospette".

"Vi sono poi due edifici che hanno accorgimenti ulteriori: si tratta della Biblioteca Malatestiana e della Pinacoteca - aggiunge -. La protezione di questi due edifici (non a caso quelli dove sono custoditi i beni storico-artistici di maggior valore della città) è affidata, oltre che al sistema di allarme, ai particolari infissi che tutelano  gli accessi. La Biblioteca Malatestiana, nella sua parte antica, è inoltre dotata da porte a sbarre in ferro a serratura rinforzata, mentre la Pinacoteca comunale è provvista di una porta blindata".

Il primo cittadino ricorda inoltre "che anche nel Palazzo Comunale, dopo il furto nella Sala degli Specchi avvenuto nel 2006, sono stati rafforzati i dispositivi di protezione, con l’installazione di altre telecamere di sorveglianza (oltre a quelle già presenti) di cui una proprio nella Sala degli Specchi. Questi sistemi, come facilmente comprensibile, si integrano inoltre con la rete di sicurezza che le Forze dell’Ordine garantiscono in città. Una rete che, ritengo opportuno sottolinearlo, contribuiremo a rafforzare attraverso il sistema di video sorveglianza presentato alla Prefettura e che, dopo il primo via libera dell’Ufficio del Governo, come sempre  discuteremo con le forze consiliari e con la città".

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