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Sicurezza, il Siulp lancia l'allarme: "Con la nuova riorganizzazione sempre meno poliziotti"

"Ora basta tagli", è l'invito ai politici di Roberto Galeotti, segretario del Siulp

Nelle settimane scorse, il Dipartimento della Pubblica Sicurezza ha inviato alle organizzazioni sindacali della Polizia di Stato, la bozza della riorganizzazioni di tutti i Presidi presenti sul territorio nazionale. "Nella lunga missiva che abbiamo inviato alla nostra segreteria nazionale, oltre ad alcune questioni tecniche, abbiamo esternato il nostro disappunto per una riorganizzazione che crea allarmismo, perché alcuni reparti subiranno l’ennesimo taglio di agenti, non consentendo più un’adeguata risposta al bisogno di sicurezza dei cittadini", esordisce Roberto Galeotti, segretario provinciale del primo sindacato del Comparto Sicurezza, il Siulp.

"Prima di tutto bisogna ricordare che in Questura, tra quest’anno e il 2023, andranno in quiescenza il 22% del personale, quasi tutte figure apicali, responsabili di settori importanti - prosegue Galeotti -. E’ vero che tali dipendenti finalmente verranno avvicendati grazie allo sblocco del turn over, ma non essendoci più poliziotti in attesa di essere trasferiti a Forlì, verranno assegnati giovani agenti appena usciti dagli Istituti di Istruzione, privi di esperienza in qualsiasi settore operativo. A questo si aggiunge che sono stati previsti, nel nuovo organigramma della Questura, solo 191 poliziotti a fronte dei 196 attualmente in servizio, senza contare che una decina di questi sono impegnati (dall’anno scorso) esclusivamente per le attività di Polizia di Frontiera previste all’aeroporto di Forlì. Un numero non indifferente, che sta creando seri problemi nel gestire tutte le attività, in particolare il controllo del territorio, la polizia giudiziaria, info/investigativi, polizia amministrativa e non per ultimo l’attività dell’Ufficio Immigrazione impegnato nell’ennesima emergenza. Per tale motivo, in considerazione degli sproporzionati carichi di lavoro servono minimo 20 uomini in più e non 5 in meno, a meno che il Dipartimento della Pubblica Sicurezza voglia prendersi la responsabilità di ridurre la sicurezza a favore dei cittadini di questa provincia", rimarca.

Commissariato di Cesena

Ma, aggiunge Galeotti,  "al Commissariato di Cesena, la situazione è ancora più grave e disarmante. Un Presidio che deve coprire un territorio vasto, con più di 100.000 abitanti, dove sono collocati vasti poli economici e importanti snodi di viabilità. Da tempo il personale è andato riducendosi, attestandosi alle attuali 84 unità, con conseguenti eccessivi carichi di lavoro ed evidenti difficoltà nell’effettuare i servizi d’istituto. Nella riorganizzazione ne sarebbero previsti solo 76; una diminuzione insostenibile che di fatto sancirebbe la chiusura, in determinati orari della giornata, di alcuni uffici operativi e amministrativi, primo tra tutti il controllo del territorio, con calo dei servizi e conseguente riduzione di sicurezza a danno dei cittadini. Una beffa anche per la vicina Cesenatico, la cui Amministrazione Comunale aveva lamentato la mancata apertura, nel 2021, del Posto di Polizia Estivo decisa dal Ministero dell’Interno. Per dare risposte concrete, in termini di sicurezza, presso il Commissariato di Cesena servirebbero almeno 100 agenti, quindi  16 poliziotti in più rispetto a quelli attuali”.

Sezione Stradale

Riduzioni di personale anche per le Specialità della Polizia di Stato in provincia. "E’ vero che, finalmente, saranno rinforzate le Sottosezioni Polizia Stradale presso l’Autostrada di Forlì e Bagno di Romagna - sull’E45 - (da tempo entrambe cronicamente sotto organico), ma andranno anche adeguate, dal punto di vista logistico, gli edifici che ospitano tali reparti - osserva ancora -. Ma dall’altra parte si assiste ad una preoccupante riduzione del personale in servizio presso la Sezione di Polizia Stradale di Forlì, che dai 46 attuali passerà ai futuri 42. Impossibile gestire le attività burocratiche e controllare la viabilità ordinaria sulle Strade Statali, con un numero così esiguo di dipendenti (anche perché di fatto verrebbero annullate le unità recuperate con la chiusura della Stradale di Rocca San Casciano; un vero controsenso). Servono almeno altri 10 agenti".

Polizia Postale e Ferroviaria

Per la Sezione di Polizia Postale di Forlì, è stato previsto nella riorganizzazione un organico di 14 unità - come in quasi le totalità dei capoluoghi di provincia sul territorio nazionale - sufficiente per gestire la numerosa mole di lavoro (i reati informatici sono in continuo aumento) di cui si occupa questa Specialità - spiega -. Ma attualmente, sono soltanto in 7. E’ necessario quindi, sin da subito, implementare il personale del Reparto, rilevando che anche in questo caso Cesena non è presidiata, facendo quindi incrementare l’attività investigativa della Polizia Postale di  Forlì". Definisce "critica" anche la situazione al Posto di Polizia Ferroviaria di Forlì. "Il personale si è dimezzato negli ultimi anni (in questo periodo sono 9 operatori) e nella riorganizzazione ne sono previsti solo 12. Assurdo per un capoluogo di provincia che deve presenziare anche la stazione ferroviaria di Cesena. Sicurezza quindi limitata sui treni, soprattutto negli orari serali e notturni, che costringe a far intervenire le Volanti nei casi di richiesta di intervento dei capotreno o controllare la sicurezza delle stesse stazioni ferroviarie. Per questo motivo, servirebbero almeno 18 agenti (quindi altri 9), come previsto in molte altre province della regione", aggiunge.

Caps di Cesena

Infine il Caps di Cesena, "che ha subito nell’ultimo decennio un dimezzamento della forza". Osserva Galeotti: "Nella riorganizzazione è stato previsto un notevole incremento delle attività di formazione (si pensi che in questo periodo sono presenti poco meno di 300 allievi agenti, oltre ad altri corsi di specializzazione); è prevista inoltre l’apertura di una Sezione distaccata del Caps, dislocata all’interno del Reparto Mobile di Senigallia. Il personale del Caps, quindi, subirà un discreto aumento di dipendenti, che arriveranno a 136 rispetto ai poco più dei 100 attuali. Ma non è stato previsto un adeguato aumento di agenti anche presso la Sezione Speciale di Polizia Stradale, posta all’interno del Caps, che deve coprire i servizi di vigilanza stradale ma anche assolvere i compiti di addestramento operativo in materia di circolazione stradale per il personale frequentatore dei corsi di formazione presso tale Istituto. Sarebbero indispensabile, anche in questo caso, almeno altri 10 agenti in più, rispetto al numero previsto".

Chiude il segretario del Siulp: "Eì indispensabile che tutte le Istituzioni, le Amministrazione e gli Onorevoli parlamentari, facciano tutto il possibile al fine di far cambiare idea al Dipartimento, che troppo spesso impone tagli ingiustificati (vedi la recente chiusura della Stradale di Rocca S. Casciano, nonostante fosse a costo zero per il Dipartimento) che riducono ingiustamente la sicurezza dei cittadini di questo territorio.Solleciteremo anche il Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Interno, con delega al Dipartimento della Pubblica Sicurezza Nicola Molteni, a fare visita in questa provincia al fine di verificare di persona i disagi dei poliziotti nello svolgere la propria mission istituzionale, anche in considerazione delle precarie condizioni degli edifici che ospitano alcuni Presidi di Polizia in provincia o magari sollecitare l’inizio dei lavori di costruzione del nuovo Commissariato di Cesena, da troppo tempo attesi ma non ancora partiti nonostante le tante promesse". 

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