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Cronaca Savignano sul Rubicone

Si Fest, Luca Meola vince il premio portfolio Werther Colonna col progetto “Cracolandia”

Luca Meola, italo-brasiliano, classe ‘77, è il vincitore del  Premio Portfolio “Werther Colonna” SI FEST 2021| 30° edizione, con il portfolio “Cracolândia”

Luca Meola, italo-brasiliano, classe ‘77, è il vincitore del  Premio Portfolio “Werther Colonna” SI FEST 2021| 30° edizione, con il portfolio “Cracolândia”.  

Con la proclamazione dei premi SI FEST/Portfolio in piazza e del Premio Marco Pesaresi per la fotografia  contemporanea si sono concluse domenica 12 settembre in piazza Borghesi a Savignano sul Rubicone le  giornate inaugurali del trentennale del festival di fotografia. Sul palco Filippo Giovannini, Sindaco di  Savignano, Denis Curti, Direttore artistico, affiancato da Valentina Cenni, anche autrice di una video  installazione in mostra al festival, Mario Beltrambini, Vicepresidente dell’associazione Savignano Immagini,  e Fulvio Merlak, Presidente onorario di Fiaf e direttore di Portfolio Italia. Hanno consegnato il premio  Portfolio “Werther Colonna” Filippo Colonna e Maria Cristina Bonfiglioli.  

Con 19 turni, le letture dei portfolio, svoltesi sabato 11 e domenica 12 settembre, hanno visto passare sui  tavoli dei 10 esperti messi a disposizione dal festival, 75 portfolio, per 129 letture svolte in slot da 20 minuti  circa ciascuno.  

La giuria del premio, composta da Mario Beltrambini, Maria Cristina Bonfiglioli, Alessia Locatelli, Fulvio  Merlak, Presidente, e Marisa Zanatta, ha premiato il lavoro di Luca Meola con la seguente motivazione: “Per la forza espressiva di un lavoro coraggioso che coglie con drammatica intensità e con grande abilità un  Brasile difficile. Siamo nel barrio di Boca do Lixo a San Paolo definito “Cracolandia”, in cui lo spazio vuoto,  conseguenza della crisi iniziata negli anni Ottanta, è stato consegnato agli spacciatori e ai consumatori di  crack. Forza, colore, matericità e intensità: un reportage che è uno spaccato di questo quartiere ancor più  martoriato dalla crisi pandemica”. Fotografo-documentarista, laureato in sociologia, Meola dal 2015 vive tra  l'Italia e il Brasile. Il suo lavoro è stato esposto in festival internazionali e pubblicato su riviste in Italia e  all’estero. È socio di CODICI Ricerca e intervento, organizzazione indipendente di Milano, e membro della  comunità internazionale di Storytellers Everydayprojects. 

Cracolândia, la terra del crack, un quadrilatero situato nel centro della città più ricca del sud America, San  Paolo. Questo territorio accoglie giornalmente tra le 1.000 e le 1.400 persone in situazione di dipendenza 
chimica. Nella zona circostante vi sono pensioni e case popolari che ospitano famiglie che vivono in  condizioni di povertà. Generalmente questo contesto è trattato in modo molto superficiale, sottolineando la violenza della polizia o il profitto del traffico di droga. Cracolândia è una comunità, un mondo a parte, con le sue peculiarità e regole e per alcuni è l'unico e l’ultimo rifugio. 
La giuria ha decretato seconda classificata Francesca Tilio con il portfolio, “LINK – Love Is a Necessary Knot”  (L’amore è un nodo necessario). Nata nel 1975 a Jesi (AN), fotografa e performer, Francesca Tilio è nota  come autrice del libro Pink Project, dal quale è tratta la storia “Le femmine sono numeri dispari” (Females  are odd numbers) che ha ispirato il film “Vicini” (Rai Cinema). Francesca Tilio è rappresentata dall’agenzia  LUZ, Milano. La motivazione della giuria è la seguente: “Un alfabeto dell’abbraccio, un progetto che parla  d’amore attraverso un passaggio di testimone tra persone, e talvolta animali, che nutrono affetto reciproco.  Partendo dall’abbraccio materno, prima fonte d’amore, il lavoro si propone di creare una relazione continua, un riavvicinamento (semigiocoso) che, dopo la chiusura forzata, desidera regalare a noi tutti una fiducia,  una ritrovata fisicità reciproca”. 

Protagonista indiscusso delle giornate inaugurali del festival Arno Rafael Minkkinen, che nel corso della sua  permanenza a Savignano sul Rubicone ha voluto dedicare uno scatto inedito alla città e a SI FEST. La  fotografia, spiega l’autore “è stata scattata proprio l’11 settembre a Savignano e si ispira all’analogia che il  braccio mi suggerisce con la figura umana”. 
“La 30esima edizione del SiFest si chiude con una vera e propria standing ovation per Arno Minkinnen, vero  poeta visionario e cantore di un immaginario fatto di intimità e coraggio di esporsi agli altri – afferma il  Direttore artistico Denis Curti -. Credo di poter dire che il SI FEST. Futura, i domani della fotografia mantiene la promessa fatta al pubblico e ai visitatori, quella di suggerire le possibili strade per comprendere  complessità e futuro delle immagini. Ebbene, questo domani non ha a che fare con la tecnica ma piuttosto  con il cuore”. 

“Si è conclusa la prima fase del nostro 30esimo festival, tre giornate inaugurali passate intensamente tra  incontri, saluti e momenti di condivisione – ha detto Mario Beltrambini, Vicepresidente di Savignano  Immagini, e tra i fondatori del festival -. Penso che in un momento così difficile, con il timore di tornare  ancora in isolamento, si possa dire che il nostro festival ha avuto luogo e ha diffuso la speranza di  riacquistare la normalità tanto ci manca. È difficile delineare con precisione un bilancio, quando la mente è  ancora affollata di cose appena successe. Posso affermare però di aver visto molti giovani con tanta voglia di fare, letture portfolio che hanno registrato il ‘tutto esaurito’, incontri con tanto pubblico. Tutto qusto mi  suggerisce che il nostro inteso lavoro, lungo 30 anni, non sia stato inutile. Il futuro della fotografia è salvo”. 

“La fotografia genera incontri. Tanti anni fa dall’incontro di Marco Pesaresi con Savignano è nato un  rapporto che poi si è rivelato indissolubile e che oggi rappresenta un elelmento fondativo delle attività del  festival e di Savignano Città della fotografia – afferma il Sindaco Filippo Giovannini -. L’amicizia di allora è  viva ancora oggi, moltiplicandosi e percorrendo, come diceva Marco Pesaresi “le strade del mondo”. Lo  spirito del SI FEST è proprio questo, racchiuso nei due premi che mettiamo a disposizione, riconsocimenti  economici importanti per incoraggiare chi li riceve nella ricerca e nello sviluppo delle proprie idee. Il nostro  festival non è un luogo chiuso, in cui ci si ferma, ma da cui bisogna partire per arrivare, ciascuno per la  propria strada”.  
SI FEST non si ferma. Tutte le mostre saranno visitabili il 18, 19, 25 e 26 settembre con orario 10-19, tranne  che quelle allestite in piazza Borghesi, Percorsi al femminile. Uno sguardo sul domani, e in piazza Giovanni  XXIII, Rilegno, visibili tutti i giorni.  

I lettori portfolio a SI FEST 2021 

Alla sezione finale del premio sono stati ammessi portfolio ritenuti meritevoli dai lettori nelle giornate  inaugurali del 10, 11 e 12 settembre. I professionisti che sono intervenuti sono: Silvia Camporesi, una  fotografa che attraverso i linguaggi della fotografia e del video costruisce racconti che traggono spunto dal  mito, dalla letteratura, dalle religioni e dalla vita reale, e che negli ultimi anni si è dedicata al paesaggio  italiano; Livia Corbò, curatrice, nonché co-curatrice della mostra del SI FEST 2021 Polarnight. La più grande  spedizione artica di tutti i tempi, photo editor del mensile Amica, collaboratrice de Il Fotografo e co fondatrice dell’agenzia Photo Op, metterà a disposizione la sua esperienza nel mondo della fotografia, dalla  gestione della produzione a quella del mercato editoriale e nel campo del diritto d'autore; Luigi Gariglio, sociologo dell’Università di Torino e fotografo, esperto nei temi della reclusione, del controllo sociale e della  coercizione; Alessia Locatelli, direttrice artistica della Biennale della Fotografia Femminile di Mantova e  dell’Archivio Enrico Cattaneo, oltre che curatrice della mostra Percorsi al femminile. Uno sguardo sul domani al SI FEST 2021; Anna Volpi, presidente de La Papessa e della Biennale della Fotografia Femminile, fotografa  e docente di fotografia; Francesca Marani, photo editor e contributor di Vogue Italia e co-curatrice del  Photo Vogue Festival; Fulvio Merlak, presidente onorario FIAF e direttore di Portfolio Italia dal 2004 e  promotore di seminari e corsi avanzati di lettura dell’immagine; Francesco Merlini, fotografo  documentarista, photo editor, curatore e coordinatore dell’agenzia internazionale Prospekt; Alice  Siracusano, esperta in comunicazione, già in BBDO, WPP, Google, YOOX e Samsung e attualmente ad e socia di maggioranza in Luz; Marisa Zanatta, photo editor e giornalista di Vanity Fair fin dal primo numero,  specializzata nella ricerca di ritratti e nei rapporti con le agenzie e i fotografi esteri. 

PREMIO PORTFOLIO "WERTHER COLONNA"  

SI FEST offre al vincitore la possibilità di esporre il proprio lavoro nell’edizione 2022 attraverso la produzione della mostra e la pubblicazione del catalogo ad essa connesso, per un valore complessivo di 4.000 euro,  generosamente offerti dalla famiglia Colonna e dal Gruppo Ivas. I portfolio primo e secondo classificato al SI  FEST parteciperanno alla selezione finale del "Portfolio Italia 2021 - Gran Premio Fujifilm" e saranno  esposti a Bibbiena (AR) presso il Centro Italiano della Fotografia d’Autore. Assegnato al miglior portfolio  presentato durante le letture che si svolgono tradizionalmente nel corso dei primi tre giorni del festival, il  Premio SI FEST riassume in sé il cuore e l’origine della manifestazione, ciò da cui nacque tutto nel lontano  1992. Con il nome di Portfolio in piazza, quella di Savignano fu allora una proposta innovativa, centrata sulle letture aperte e pubbliche dei portfolio fotografici. Un format che, negli anni successivi, è stato preso a  modello da molte altre realtà italiane e che non ha mai cessato di attrarre a Savignano sul Rubicone ogni  anno giovani fotografi, ma anche professionisti e affermati talenti, fino a giungere oggi alla sua trentesima edizione. 

PREMI SI FEST 

Il Premio Portfolio "Werther Colonna" SI FEST 2021 va ad aggiungersi al già notissimo Premio Pesaresi per  la fotografia contemporanea che riserva un premio di 5.000 euro per ricerche e produzioni di  fotoreportage connotate da aspetti di progettualità e di innovazione. Il SI FEST si conferma tra le realtà più  importanti sul panorama nazionale offrendo un carnet-premi di rilevante portata: uno con un taglio  reportagistico legato a progetti di notevole durata e impegno, e l’altro aperto a generi variegati, dalla  fotografia documentarista a quella concettuale, alla street photography, allargando moltissimo la platea dei  potenziali interessati. 

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