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Cronaca

Si accendono i riflettori su “Fu Me”, il festival che racconta storie di donne e di resistenza

Tindaro granata, Lodo Guenzi e Maria Antonietta tra nomi dell’estate di Villa Silvia

Una tre giorni sotto le stelle e all’insegna delle tematiche che più scaldano l’opinione pubblica: storie di donne, storie di resistenza, storie di (il)legalità. Tutto questo avverrà nel parco di Villa Silvia Carducci, sulle colline di Lizzano, venerdì 31 luglio, sabato 1 e domenica 2 agosto nell’ambito del festival  “FU ME – Creare memorie, costruire futuri” di Alchemico Tre. Nel corso del fine settimana a cavallo tra luglio e agosto il parco della settecentesca dimora cesenate si trasformerà in un grande palcoscenico sul quale troveranno spazio tutte le arti: dal teatro alla musica, dalla fotografia a installazioni di varia natura.

Si comincia venerdì 31 luglio, alle 19,30, con una serata tutta in rosa dedicata alle Storie di donne. A introdurre il Festival sarà la Presidentessa dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna Emma Petitti, Assessora uscente alle pari opportunità, politica da sempre attenta ai diritti civili e alla coesione sarà in dialogo, che dialogherà con Simona Ghizzoni, fotografa, artista visuale a attivista. Un incontro pensato per raccontare del corpo e dell’immagine della donna nella società e delle politiche della ragione su temi come la violenza sulle donne e la parità di genere. Arte e politica in dialogo tra loro. A seguire, 21,30, musica, cronaca e poesia con Valeria Perdonò che, accompagnata dal cantautore Marco Sforza, racconterà storie di donne, passate e presenti, in cui troppo spesso la violenza viene confusa con il “troppo amore”. Da Esiodo alla Merini, da De Andrè a Gaber passando per Daniele Silvestri, Aristotele, Berkoff e il Trio Lescano, tra mamme, nonne e portinaie varie. Uno spettacolo che metterà a nudo l’attualità con tutta la forza che comporta, ma con l’ironia e la leggerezza che contraddistinguono questa giovane autrice. La serata si concluderà con il concerto e (letture) della cantautrice Maria Antonietta.

Sabato 1° agosto invece sarà tempo di Resistenza. A partire dalle 19,30 il Centro per la Pace di Cesena e l'Associazione DEINA condivideranno con la platea il loro lavoro su memoria e resistenza e in particolare del progetto “Promemoria Auschwitz”. Un viaggio fisico rivolto a ragazze e ragazzi di tutta Italia lungo i confini d'Europa, affinché la memoria del ‘900 europeo diventi un filtro per guardare il presente e immaginare il futuro, facendo i conti con la responsabilità delle nostre scelte quotidiane alla ricerca di un senso di giustizia comune. Durante l’incontro si incontreranno testimonianze, voci, video, domande dei giovani partecipanti al progetto e dei volontari. A seguire lo spettacolo di Giulia Viana e Giacomo Ferraù “Le rotaie della memoria”, un monologo sulla Vita di Albino Calletti, Capitano Bruno. Perché parlare di resistenza oggi? Albino, nome di battaglia “Capitan Bruno”, si racconta, parla della sua giovinezza, della sua crescita e della maturità. La passione politica lo conduce come un treno: il gruppo giovanile socialista di Castelletto sopra Ticino, il carcere, la guerra in Russia, le montagne dei partigiani, e poi finalmente il ritorno a casa. Albino è un esempio di come la sua lotta e quella dei suoi compagni fosse una missione, non una semplice necessità, e una responsabilità verso sé stessi e i propri cari. Il suo entusiasmo e la sua umanità ci fanno sentire vicini a quel periodo storico apparentemente così lontano, e aprono grandi domande sulle possibilità di ognuno di noi e sul valore delle nostre scelte. La notte di sabato 1 agosto a Lizzano si scalderà con il repertorio di Enrico Farnedi e Lodo Guenzi dello Stato Sociale con “Canzoni resistenti”, un concerto (pensato appositamente per il FU ME) che ricorderà, racconterà e a tratti celebrerà l’epopea della Resistenza.

La tre giorni sotto le stelle si concluderà domenica 2 agosto con “Storie di (il)legalità. La serata avrà inizio alle 20,40 con il racconto di Franco Ronconi, presidente dell’Associazione Libera contro le mafie, e dei giovani volontari che si concentreranno sulla presenza delle mafie nel nostro territorio tra dati e testimonianze ricordando la storia di Giuseppe Letizia, ucciso per mafia a 13 anni per aver assistito all’omicidio di Placido Rizzotto. Una storia dimenticata riemersa dopo 50 anni che sarà illustrata tramite le tavole e la voce del giovane fumettista, volontario di Libera Francesco Mazzoli. Alle 21,30 il sipario si leverà su Tindaro Granata e sullo spettacolo travolgente “Antropolaroid”. Spettacolo pluripremiato che arriva per la prima volta a Cesena. Tindaro Granata, accompagnato solo da una sedia, un lenzuolo e un maglioncino, ripercorrerà gli episodi salienti della propria saga familiare, dai primi del '900 fino ai giorni nostri. Alle 23,20 il rapper ravennate Lanfranco Vicari alias Moder, presenterà a FU ME il suo ultimo lavoro solista “Ci sentiamo poi”, un disco dove ogni pezzo è una Polaroid, uno scatto di vita per raccontare “la nebbia, gli occhi grigi della provincia, i pub, la vita che ti ricorda che hai un debito da pagare”.

Nel rispetto delle normative COVID-19, verrà proposto in prevendita con ticketing online un biglietto unico a serata, al prezzo di 7 euro. Sarà anche possibile l'acquisto in loco, il giorno stesso dell'evento dalle 19,30, con intero a 12 euro e ridotto a 7 euro (under 30 e possessori di carta CCR, soci Libera contro le Mafie). Per info prenotazioni www.alchemicotre.com – info@alchemicotre.com. FU ME è anche su Facebook e su Instagram.
 

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