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Cronaca

Sgombero nell'edificio abbandonato, Romagna Migrante: "Persone non sono numeri"

"Non è desiderio di una persona passare le notti in un capannone dismesso, al freddo, senza le cose essenziali"

"Con enorme dispiacere, apprendiamo del blitz di mercoledì  mattina all'alba presso il capannone di via Russi, dove sono avvenuti l'identificazione e lo sgombero di 21 persone". Lo dichiara in una nota Romagna Migrante.

Secondo l'associazione, molto attiva nel sostegno alle persone più fragili, la stampa ha raccontato l'accaduto "come se fosse desiderio di una persona passare le notti in un capannone dismesso, al freddo, senza le cose essenziali che ci restituiscono una dignità umana. Le persone diventano numeri, nazionalità, documenti scaduti, occupanti irregolari che sfruttano una proprietà privata. E si finisce per perdere di vista il punto: nella nostra città, nella nostra piccola Cesena, ci sono persone sono considerate degne di essere tali, ci sono diritti di proprietà che passano sopra ai diritti umani, ci sono discorsi, come quello sul diritto ad un abitare degno per tutt*, che faticano ad uscire dalle parole per trasformarsi in azioni concrete".

"In questi anni di presenza sul territorio, ci siamo sempre battuti per cercare soluzioni concrete e condivise in favore di una società più giusta ed egualitaria. Continueremo a farlo, con tutti i mezzi a nostra disposizione, perché crediamo nella necessità di una società umana che ha bisogno di ricordarsi di essere tale. Continueremo a sostenere le lotte degli ultimi, non per il gusto di "andare contro", ma perché ci rendiamo conto di essere dei e delle privilegiat*, di quanto ciò sia ingiusto e immeritato, e di quanto questo sistema di privilegi debba crollare una volta per tutte".

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