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Cronaca

Settimana della memoria, è il momento della posa delle pietre d’inciampo in Piazza del Popolo

L'assessore Carlo Verona: “Data di grande importanza per la nostra città e preziosa occasione di conoscenza per i nostri giovani”

Il filo della memoria a Cesena passerà da Piazza del Popolo, Corso Ubaldo Comandini e Corso Garibaldi. Sono questi i tre luoghi che a partire da mercoledì 19 gennaio saranno interessati dalla posa e dall’installazione delle nove pietre d’inciampo in memoria delle famiglie ebree arrestate e deportate da Cesena tra il 1943 e il 1944. A causa dell’incremento dei contagi da Covid-19 in tutta Europa, l’artista Gunter Demnig, padre dell’iniziativa che ad oggi coinvolge 2 mila città e paesi per una totalità di 70 mila pietre posate, non potrà essere presente per installare gli Stolpersteine. Le pietre dunque verranno posate in città dalla squadra tecnica messa a disposizione dal Comune di Cesena. 

“Il 19 gennaio – commenta l’Assessore alla Cultura Carlo Verona – sarà una data di grande importanza per la nostra comunità. Inizialmente, prima che la situazione pandemica assumesse contorni nuovamente preoccupanti, l’artista Demnig aveva indicato questa data per la collocazione delle pietre. Abbiamo dunque deciso di procedere in questo giorno a cominciare da Piazza del Popolo e dalla casa un tempo abitata dalla famiglia Saralvo. Nei giorni a seguire, alla presenza degli studenti e dei loro insegnanti, saranno collocate le altre pietre in prossimità delle abitazioni da cui sono state prelevate le sorelle Forti e Jacchia. Dopo due anni di attesa finalmente abbiamo la possibilità di depositare nel tessuto urbanistico e sociale della nostra città una memoria diffusa dei cittadini deportati nei campi di sterminio nazisti. Ogni singola pietra, che riporta il nome della persona arrestata e deportata, l’anno di nascita, giorno e luogo di deportazione, e data di morte, deve essere un motivo di riflessione, ricordo e di dialogo. Un dialogo tra il passato, non così lontano, e il presente, che ci induce a tenere sempre alta l’attenzione rispetto ad ogni forma di discriminazione e di violenza. Il 19 gennaio inoltre – prosegue l’Assessore – daremo avvio alla Settimana della Memoria 2022, proprio in vista del Giorno della Memoria, che si celebra il 27 gennaio. Anche quest’anno proporremo alla città e alle scuole una ricca programmazione resa possibile grazie all’intenso lavoro svolto insieme a: Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea di Forlì  Cesena, ERT/Teatro nazionale, Cinema Eliseo, Casa Bufalini e mondo della scuola”.

Mercoledì 19 gennaio la posa delle pietre avverrà alle ore 15 in Piazza del Popolo alla presenza del Sindaco Enzo Lattuca, dell’Assessore Carlo Verona, del Rabbino capo della comunità ebraica di Ferrara, rav Luciano Meir Caro, e di tutti i cittadini che vorranno prendervi parte. Alle ore 16,30, nella Sala Sozzi del Palazzo del Ridotto si terrà l’incontro “Memoria della memoria” organizzato dall’Agenzia per il lavoro immateriale nell’ambito del progetto “Memoria del 900” promosso dalla Regione Emilia-Romagna. Interverranno Benedetta Rinaldi e di Francesca Druetti, autrici del volume “Le pietre della memoria” (edizioni People, 2020). A seguire, Gino Gianuizzi, docente presso l’Accademia di belle arti di Bologna e ideatore e coordinatore del progetto “_Memoria della memoria”, insieme a Valentina D’Accardi e Isabella Bordoni illustreranno il progetto Memoria della memoria / Memoria del 900. Per prendere parte all’evento è consigliata la prenotazione: prenotazioni@comune.cesena.fc.it. 

Da Cesena sono state arrestate, deportate ed assassinate ad Auschwitz, nove persone. Si tratta di Anna Forti, nata il 3 novembre 1885, arrestata il 17 dicembre del 1943, deportata ad Auschwitz e assassinata il 6 febbraio del 1944. Elda Forti, nata il 7 agosto del 1881, arrestata il 17 dicembre 1943, deportata ad Auschwitz, e assassinata il 6 febbraio 1944. Lina Forti, nata il 4 agosto 1883, arrestata il 17 dicembre 1943, deportata ad Auschwitz e assassinata il 6 febbraio 1944. Lucia Forti, nata il 20 febbraio 1879, arrestata il 17 dicembre 1943, deportata ad Auschwitz e assassinata il 6 febbraio 1944. Diana Jacchia, nata il 21 maggio 1881, arrestata il 17 dicembre 1943, deportata ad Auschwitz e assassinata il 6 febbraio 1944. Dina Jacchia, nata il 16 ottobre 1884, arrestata il 17 dicembre 1943, deportata ad Auschwitz e assassinata il 6 febbraio 1944. Amalia Levi (in Saralvo), nata il 12 settembre 1893, arrestata e deportata ad Auschwitz, assassinata nel maggio 1944. Mario Saralvo, nato il 19 maggio 1891, arrestato e deportato ad Auschwitz, assassinato il 23 maggio 1944. Giorgio Saralvo, nato il 14 giugno 1915, arrestato e deportato ad Auschwitz, assassinato il 23 maggio 1944.
 
Nello specifico, la famiglia Saralvo è stata prelevata dalla residenza di Piazza del Popolo; le sorelle Jacchia invece dalla loro abitazione di Corso Comandini e le sorelle Forti dalla casa di Corso Garibaldi.

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