Setta macrobiotica, altri due trovano il coraggio e vanno a raccontare la loro storia alla Polizia
La Polizia, all'indomani del blitz che ha portato allo scoperto la lunga inchiesta sull' "impero macrobiotico" di Mario Pianesi, aveva lanciato l'appello
La Polizia, all'indomani del blitz che ha portato allo scoperto la lunga inchiesta sull' "impero macrobiotico" di Mario Pianesi, aveva lanciato l'appello: chiunque si fosse ritrovato nella situazione descritta, "intrappolato" in passato in quella che è stata definita una psico-setta, poteva farsi vivo e raccontare la sua vicenda. A distanza di un mese da quell'appello due persone si sono fatte vive in Questura, un uomo e una donna. Anche loro avrebero raccontato storie analoghe alle altre fatte di condizionamenti e asservimento all'organizzazione, specialmente nel lavoro. Le due denunce confluiranno nel fascicolo principale dell'inchiesta, che è attualmente aperto ad Ancona. Si tratterebbe, comunque, più che altro di conferme di un modus operandi della "setta macrobiotica" che gli inquirenti ritengono di aver individuato.
Queste due recenti segnalazioni si aggiungono aller otto le testimonianze che sostanziano l'accusa a Mario Pianesi e alla sua stretta cerchia di collaboratori, che avrebbero gestito, secondo le accuse, una “psico-setta” operante nel mondo dell'alimentazione macrobiotica, Proprio da Cesena è partito il nucleo dell'indagine, diversi anni fa. La questura di Forlì-Cesena raccolse quattro delle testimonianze e non fu stato facile: quando si parla di un possibile coinvolgimento in sette dove vige la sudditanza psicologica è molto difficile convincere l'adepto a denunciare e rompere così la catena. “Ora, invece, chi si ritrova ad aver vissuto queste esperienze lo potrà segnalare più facilmente, facendosi coraggio. Ci aspettiamo che qualcun altro denunci”, spiegava Mario Paternoster, dirigente della Squadra Mobile di Forlì. Detto fatto, altri due hanno valicato i portoni della Questura di Forlì.