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Cronaca

Servizi ambientali, Cgil: "Eccezionale adesione allo sciopero, contratto scaduto da 27 mesi"

"Si chiede - spiega il sindacato - un Contratto che contrasti il fenomeno del “dumping” contrattuale e diventi anche il CCNL di filiera in un’ottica di economia circolare"

Fp Cgil di Cesena parla di "eccezionale adesione allo sciopero nazionale nei Servizi Ambientali per il rinnovo del contratto scaduto da oltre 27 mesi.  Interessate le aziende che applicano il CCNL Utilitalia e Fise/Assoambiente  In Hera l’adesione allo sciopero nazionale dei Servizi Ambientali è stata elevata".

Nel corso del presidio, che è stato mantenuto per tutta la mattinata davanti alla sede di Hera Rimini, "ci sono stati anche momenti di protesta da parte sindacale nei confronti della Direzione aziendale che, in contrasto con accordi precedentemente sottoscritti, ha precettato dei lavoratori per utilizzarli in mansioni non mirate esclusivamente alla salvaguardia dei servizi minimi essenziali.  Lettere verranno inviate ai Sindaci del territorio per illustrare i motivi dello sciopero e della mobilitazione in atto, ritenendo necessaria l’assunzione di responsabilità da parte di tutte le Istituzioni per contribuire alla risoluzione di questa lunga vertenza ed evitare ulteriori iniziative di mobilitazione". 

"Si chiede - spiega il sindacato - un Contratto che contrasti il fenomeno del “dumping” contrattuale e diventi anche il CCNL di filiera in un’ottica di economia circolare, attraverso l’allargamento del campo di applicazione verso gli impianti di recupero, riciclo e riuso.  Altro punto fondamentale della protesta riguarda l’implementazione delle norme e degli strumenti di prevenzione per salute e sicurezza affinché il settore, che ad oggi è tra le prime posizioni per infortuni spesso mortali, non detenga più questo triste primato e migliori sensibilmente le condizioni di lavoro. E ancora, tra le altre richieste inserite nella piattaforma rivendicativa, citiamo il consolidamento di norme che evitino forme di precarizzazione nel mercato di lavoro, il rafforzamento della normativa sulla formazione continua, anche attraverso un confronto partecipativo per la condivisione dei fabbisogni e dei conseguenti progetti formativi, il rafforzamento dell’esigibilità contrattuale della clausola sociale ai fini del mantenimento occupazionale, indipendentemente dalla forma d’impresa, il riconoscimento di un accordo economico contrattuale che tenga conto del mancato rinnovo da oltre 2 anni con il conseguente adeguamento delle retribuzioni al crescente costo della vita". 

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