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Cronaca Bagno di Romagna

E45 chiusa, per gli studenti che vanno in Toscana sveglia anticipata: "Allestire un convitto"

Col provvedimento di chiusura della E45, che interrompe di fatto la viabilità veloce tra Romagna e Toscana, mercoledì pomeriggio il sindaco di Bagno di Romagna Marco Baccini si è attivato

Col provvedimento di chiusura della E45, che interrompe di fatto la viabilità veloce tra Romagna e Toscana, mercoledì pomeriggio il sindaco di Bagno di Romagna Marco Baccini si è attivato per la gestione del trasporto scolastico per gli studenti che frequentano gli istituti scolastici di Pieve Santo Stefano, Caprese, San Sepolcro e Città di Castello. Illustra il primo cittadino: "In collaborazione con Start e Baschetti, è stato convenuto che per giovedì il servizio in direzione Toscana verrà garantito con l'anticipazione della partenza del pulmann diretto alle Balze (delle 6.45) alle 6.05". Quindi giovedì mattina ci sarà un solo pulmann in partenza per le Balze alle 6.05. Alle Balze ci sarà il cambio con Baschetti che proseguirà per la Toscana. Con questa anticipazione verrà garantita l'entrata alle scuole in orario.

COME CAMBIA LA VIABILITA': TUTTE LE INFORMAZIONI

Al ritorno, gli orari dei pulmann rimarranno invariati. Prosegue Baccini: "I gestori del servizio di trasporto effettueranno un sopralluogo nelle strade alternative per capire quali mezzi migliori utilizzare per affrontare i trasporti nei giorni successivi, ciò di cui saranno date informazioni. Intanto, nell'attesa di conoscere gli sviluppi della situazione che si è venuta a creare con il sequestro del viadotto, mi sono attivato con il Sindaco di San Sepolcro per verificare l'ipotesi di un convitto settimanale per i nostri studenti, ove interessati e disponibili, così da consentire di affrontare una normale frequentazione scolastica nel caso in cui la situazione dovesse rimanere invariate per un lungo periodo, così da ridurre il disagio e le conseguenze sul percorso scolastico dei nostri giovani".

Tratto di E45 sotto sequestro: tutte le notizie

"Nell'attesa di effettuare tutte le verifiche del caso e l'organizzazione necessaria, un'idea che possiamo dare ai nostri studenti, se ritenuta accettabile e perseguibile, è quella di chiedere ospitalità per qualche giorno ai compagni ed alle compagne di classe. Sarebbe una circostanza per trasformare questo problema in un'occasione di rafforzamento della socialità, della amicizia, della condivisione e della solidarietà tra giovani compagni di classe, di cui i nostri territori e le nostre comunità sono già state capaci in passato - conclude il sindaco -. Appena ci saranno sviluppi".

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