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Cronaca Cesuola / Via del Torrente

Sensi unici, percorsi pedonali e meno parcheggi: protesta a Ponte Abbadesse

Sta creando disagi la nuova organizzazione della viabilità nel quartiere Ponte Abbadesse, un piano che rende più complessa la circolazione e diminuisce le aree di sosta disponibili

Sta creando disagi la nuova organizzazione della viabilità nel quartiere Ponte Abbadesse, un piano che rende più complessa la circolazione e diminuisce le aree di sosta disponibili. La segnalazione viene da Luca Pieri dei Liberaldemocratici per Cesena. Il 7 giugno 2017 è entrato in vigore il piano di sicurezza stradale del quartiere di Ponte Abbadesse a seguito dell’ordinanza del Comune, piano che però starebbe facendo discutere non poco i residenti, i fruitori e le attività commerciali e ricreative della zona.

I principali cambiamenti introdotti sono l’inserimento di un percorso pedonale in Via del Torrente con riduzione delle aree di sosta delle autovetture; l’applicazione del senso unico di marcia nel primo tratto di Via Bagnolini e inserimento di due percorsi pedonali nel secondo (dopo l’incrocio con Via del Torrente) che pregiudica la sosta di qualunque tipo di veicolo in una strada a traffico praticamente nullo; l’applicazione del senso unico di marcia in Via Barbanti, Via Francia (che nelle Assemblee di Quartiere sarebbe stato indicato a doppio senso di marcia), Via Bocchini e l’inserimento di percorsi pedonali. Tali modifiche hanno determinato una notevole riduzione dei posti auto e una circolazione tra le vie interne del quartiere sempre più complessa.

Critica Pieri: “Se da un lato il seguente Piano e la frequenza quasi giornaliera delle visite della Polizia Municipale (che fino a 7 giugno non si era mai vista ) hanno “eliminato ”il fenomeno della sosta selvaggia, dall’altro la riduzione dei posti auto, la mancanza di posti per disabili e la mancanza di parcheggi per le moto stanno arrecando notevoli disagi, non solo a residenti e fruitori dell’area, ma anche alle attività commerciali e ricreative presenti.  Per quanto riguarda la circolazione interna al quartiere i cittadini lamentano difficoltà di transito di mezzi pesanti, in particolare di quelli agricoli. In Via Francia ci sono aziende agricole che lavorano come contoterziste i cui carrelli e mietitrebbie, hanno difficoltà di immissione in Via Barbanti a causa dei posti auto inseriti all’inizio della via. Coloro, invece, che abitano le vie interne (Via Bagnolini, Via Francia, Via Barbanti) e che vogliono uscire su Via Ponte Abbadesse o Via Sorrivoli in direzione Rio Eremo, sono costretti a compiere tragitti più lunghi e articolati”.

I residenti che si sono rivolti ai Liberal Democratici di Cesena individuano come alternative la reintroduzione, dove fattibile, di aree di sosta per disabili, moto e auto; l’applicazione della sosta con disco orario nei pressi delle attività commerciali e dei Circoli della zona, per consentire la fruizione anche ai non residenti e clienti; l’inversione del senso unico di marcia nel tratto finale di Via del Torrente per rendere più scorrevole la circolazione in uscita da Via del Torrente verso Via Sorrivoli. Conclude Pieri: “Come Liberaldemocratici per Cesena e come cittadini non vogliamo ignorare alcuna richiesta di aiuto; manterremo alta l’attenzione sul Quartiere Cesuola, in particolare sull’area di Ponte Abbadesse, ed esortiamo l’amministrazione pubblica a rivedere quanto definito trovando soluzioni sempre più condivise con i residenti”.

E conclude: “Per finire, ci risulta che il Presidente di Quartiere abbia più volte affermato in Assemblea che, dopo l’attuazione del Piano, ci sarebbe stato un periodo di prova di un mese per la verifica delle variazioni introdotte da parte dell’Amministrazione e per dar tempo ai cittadini di adeguarsi ai nuovi cambiamenti. Utilizziamo il condizionale perché a partire dal giorno 11 giugno (esattamente 4 giorni dopo l’entrata in vigore) la Polizia Municipale, che fino a prima non si era quasi mai presentata in zona, ha cominciato a frequentare quotidianamente l’area facendo multe a residenti e non. Ecco, speriamo che l’Amministrazione, e chi la rappresenta in quartiere, si dimostri un po’ più “coerente” almeno per quanto riguarda la disponibilità a verificare i cambiamenti apportati dal Piano”.

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