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Cronaca Cesenatico

Scorpacciata di new jazz con Mario Biondi. Pubblico in visibilio

Una immersione nello swing baritonale di Mario Biondi che ha inchiodato alla poltrona gli spettatori. Esperimento riuscito; voto 8. Jazz per appassionati che non ha tradito le aspettative

Il sole era appena tramontato dietro l'arena Cappuccini quando il cielo, sabato sera, si è tinto di blues. L'ingresso di Mr. Mario Biondi, con tanto di cilindro e bastone da passaggio in stile signorile, è stato accompagnato da uno scroscio di applausi proveniente dalla platea gremita. La band che accompagnava uno dei crooner più noti d'Italia è perfetta con i suoi ottoni, contrabbasso, piano e chitarra semiacustica. Immancabili cimbali e batteria. E al centro lui, alto, imponente, baritonale.

Se il rock 'n' roll e derivati fa scatenare chi lo ascolta, il blues e i suoi figli, tra cui anche il new jazz di cui Mario Biondi è un buon portabandiera, ha il potere di riempire lo spirito di melodia e sentimento. Melodie che sono frutto di ricerca di perfezione, di Armonia, di pennelli che disegnano linee diverse. Compongono un'opera fatta di note che scorrono veloci su di un pentagramma, un sentiero che si presta ai deliziosi fuori pista dei musicisti.

Mario Biondi a Cesenatico



Biondi è un musicista della band, sì dà il nome alla formazione, ma non ne è il protagonista. Lascia ampi spazi di manovra agli assoli della tromba, del sax e della componente ritmica.  Interviene con dei fraseggi vocali, ma senza essere invadente. Qualcuno direbbe: “Ad ognuno il suo”. E' questa una delle caratteristiche di un'esibizione più da club che da palazzetto. Una immersione nello swing baritonale di Mario Biondi che ha inchiodato alla poltrona gli spettatori che hanno acquistato un biglietto a prezzi non certo popolari.
 

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